Igi

Quotate, il 50% fa Integrated Governance

Alla conference oltre 200 persone al lavoro su Esg. Sostenibilità e finanza Sri si incontrano per l'Integrated Governance Index. Igi diventa un punto di riferimento per manager, investitori e professionisti attivi sui temi della sostenibilità

20-06-2018

Quotate, il 50% fa Integrated Governance

L’Integrated Governance Index 2018, primo Osservatorio nazionale sul grado di integrazione della sostenibilità nelle strategie aziendali, ha coinvolto quasi il 50% delle prime 100 società di Borsa

Le tre società sul podio della governance integrata restano Generali, Snam ed Enel, con il Leone che, rispetto all’edizione 2017, conquista il primo posto (vai alla classifica). Mentre Hera, quinta nella classifica generale, si afferma al primo posto nell’indagine straordinaria sui legami tra azienda e finanza responsabile. Ma è l’intero campione dell’Integrated Governance Index 2018, unico modello di analisi del grado di integrazione dei fattori Esg nelle strategie aziendali, che fa un balzo in avanti. Sono aumentate del 42% le aziende coinvolte, ed è aumentato notevolmente (a quota 144 manager per l’area ordinaria) il livello di partecipazione dei professionisti interni alle aziende, coinvolgendo in modo massiccio l’area finanza. L’introduzione delle Dichiarazioni non finanziarie ha giocato un ruolo chiave nell’imporre il cambio di passo, ma lo strumento in sé ancora appare utilizzato in maniera molto differenziata. Di certo, emerge un legame importante tra aziende e finanza responsabile. Le imprese si stanno strutturando (40% dei casi) per fare roadshow Sri (socially responsible investing) e per gestire l’engagement (68%). Per contro, Fondi pensione e Private banking si stanno lanciando nell’integrazione degli Esg nei propri investimenti. Il potenziale è enorme, ma resta un gap di conoscenza ed esperienza da colmare.

Sono questi gli aspetti chiave emersi nel corso della Integrated Governance Conference organizzata nell’intera giornata di ieri, martedì 19 giugno, a Milano, nel corso della quale sono state presentate, tra le altre, le ricerche (leggi il comunicato con la sintesi delle ricerche): Integrated Governance Index (Igi) 2018; i consiglieri indipendenti e l’integrated governance; i grandi patrimoni (esteri e italiani) e l’integrated governance. Il progetto (le ricerche e la Conference) rappresenta il primo osservatorio in Italia ed Europa sulla governance della sostenibilità, ossia sul livello di integrazione nel buon governo aziendale delle variabili non financial (Esg).

La Conference si è sviluppata per la prima volta sull’intera giornata, prevedendo nel pomeriggio una sessione riservata di lavori su tre tematiche: Dnf; finanza Sri, engagement e Cfo; i nuovi manager della Csr. Nel complesso, hanno preso parte ai lavori della Conference oltre 200 professionisti della governance, della finanza, della compliance, della sostenibilità e del reporting. Il progetto è stato realizzato grazie al supporto di Dentons e con partner Gianni Origoni Grippo Cappelli e Bmo Global Asset Management.

Alla conference hanno partecipato tra gli altri (vedi programma) Consob, Assonime, Andaf (partner dell’indagine straordinaria 2018 sui Cfo), Assofondipensione, BonelliErede. Presenti 6 best case Igi 2018: Generali, Snam, Enel, Hera, Saipem e A2a

«Al 31 maggio su 230 emittenti azioni quotate in mercati regolamentati italiani, 144 hanno pubblicato una Dnf ai sensi del Decreto. Di questi, 31 emittenti appartengono al segmento del Ftse Mib», ha detto il Commissario Consob Anna Genovese in apertura della conference, presentando un primo articolato bilancio sulle dichiarazioni non finanziarie, una fotografia dei numeri e delle modalità con cui le società hanno adempiuto all’obbligo. «In considerazione degli sviluppi legislativi prefigurati in sede europea - ha proseguito il Commissario Genovese - Consob sta seguendo un approccio di analisi a spettro più ampio di quello tracciato dalla normativa sulla Dnf». Genovese ha poi sottolineato che la «Consob è impegnata a proseguire ed affinare queste prime analisi, non solo per assicurare l’effettività della regolazione vigente in materia di Dnf, ma anche per contribuire all’elaborazione di linee di azione pubblica in materia di finanza sostenibile, e per promuovere, anche partecipando a eventi come l’odierna Integrated Governance Conference, attenzione e informazione sul ruolo che la finanza sostenibile può giocare per la transizione verso la green economy».

«Assistiamo – ha spiegato Paola Schwizer, presidente di Nedcommunity – a una distanza fra la consapevolezza della centralità che i fattori Esg vanno rivestendo, anche alla luce dell’interesse espresso da tanti investitori istituzionali sempre più attenti alle strategie di sostenibilità, e l’effettivo peso che i consiglieri non esecutivi ancora oggi assumono nella definizione degli obiettivi aziendali. Colmare questo gap sfruttando tutte le diverse professionalità espresse all’interno del board rappresenta una sfida che le aziende sono chiamate obbligatoriamente a vincere per mantenere elevati standard di competitività».

«La sempre crescente sensibilità del mercato, sia nazionale, sia internazionale, in relazione a tematiche di sostenibilità – ha detto Stefano Speroni, partner responsabile del Dipartimento Corporate M&a di Dentons – conferma la correttezza dell’approccio adottato negli ultimi anni sia dal nostro legislatore, sia da imprese italiane, soprattutto di grandi dimensioni, che pongono sempre più attenzione e investono maggiori risorse su implicazioni sociali ed ambientali della gestione aziendale. Tale trend è altresì confermato da un sempre maggior interesse anche da parte di investitori istituzionali, soprattutto internazionali, che allocano ingenti risorse per investimenti in realtà Esg compliant. Sistemi di reporting chiari, completi e facilmente intellegibili consentono di comunicare adeguatamente politiche e modelli di organizzazione adottati e risultati ottenuti in tale ambito, rendendo – in un arco temporale comunque ristretto – sempre più attraenti e competitive le realtà che abbracciano tale approccio e che creano valore economico ponendo attenzione e tutelando il valore sociale dell’impresa».

«We see that Italian issuers – ha spiegato Kalina Lazarova, analista Governance and Sustainable Investment Bmo Global Am (Emea) – are ever more willing to engage with investors. A key focus of our engagement with investee companies is board effectiveness and evaluation».

L’Osservatorio, la Conference e l’Integrated Governance Index sono un’iniziativa promossa con il supporto scientifico di Nedcommunity, Andaf, Methodos e Morrow Sodali. 

 

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BonelliErede, Rechtsanwaltssozietat Brandstatter, Dentons, Gianni & Origoni A2A, Assonime, Consob, Generali, Hera, Enel, Saipem, Andaf, Snam, Nedcommunity, Bmo Global Asset Management, Assofondipensione


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