Affaire security

RAMPIONI DIFENDE TRONCHETTI

Il presidente di Pirelli è stato rinviato a giudizio per ricettazione nell'ambito della vicenda sui presunti dossier illegali di Telecom Italia

12-11-2012

RAMPIONI DIFENDE TRONCHETTI

Roberto Rampioni, dell'omonimo studio legale romano, è il penalista che segue Marco Tronchetti Provera nell'indagine per la quale il top manager è appena stato rinviato a giudizio con l'ipotesi di reato di ricettazione. La procura di Milano ha disposto la citazione diretta in giudizio per il presidente di Pirelli  in relazione alla vicenda dei presunti dossier illegali raccolti dalla security di Telecom Italia, quando Tronchetti era a capo del gruppo di tlc. In una nota Rampioni dice di prendere "atto della decisione del procuratore aggiunto" Alfredo Robledo, che ha chiesto il giudizio, e si dice sicuro di poter "dimostrare nel processo che nessun comportamento illegale è stato posto in essere".
La prima udienza, riporta l'agenzia Reuters citando fonti giudiziarie, è stata fissata per il prossimo 18 febbraio davanti alla settima sezione penale del tribunale di Milano. Il fascicolo di indagine sull'ipotesi di ricettazione fa riferimento ai dati rubati nel 2004 dal computer di un agente dell'agenzia investigativa Kroll dai "pirati informatici" della security di Telecom, all'epoca guidata da Giuliano Tavaroli. In particolare, si tratta di un cd che conteneva dati copiati da un dipendente della Kroll e sottratti nell'ambito di una operazione di hackeraggio attribuita alla security di Telecom in un hotel di Rio de Janeiro. Dati "illegalmente intercettati e sottratti alla Kroll", secondo quanto scritto nell'atto di chiusura indagini, depositato il mese scorso, poi finiti alla segreteria di Tronchetti il quale, sempre secondo la Procura, era stato "informato della natura dei dati da Giuliano Tavaroli".
Rampioni nella nota sottolinea che "è importante ricordare fin da subito che il materiale pervenuto nella sede Pirelli, oggetto del contestato reato e comprovante lo spionaggio eseguito dall'agenzia Kroll ai danni di Telecom Italia, fu immediatamente inviato all'autorità giudiziaria brasiliana e, successivamente, a quella italiana". E aggiunge: "è palese, peraltro, che tale comportamento fu certamente non in danno di Telecom Italia, ma volto a tutelare l'azienda", spiega il legale, ricordando che "la Kroll aveva posto in essere azioni contro Telecom Italia già prima dell'ingresso indiretto della Pirelli nella compagine azionaria e, successivamente, anche contro il dottor Tronchetti e la sua famiglia". L'avvocato aggiunge di prendere inoltre atto "che Telecom Italia si sarebbe costituita parte civile nel procedimento relativo alla ricettazione, ma riteniamo che non sia titolata a farlo in quanto, come detto, la società non è persona offesa dal reato, né soggetto danneggiato".

Lo studio Rampioni lo scorso anno in collaborazione con lo studio Macchi di Cellere Gangemi ha difeso e ottenuto l'assouzione di sette tra funzionari ed ex dipendenti della filiale di Londra di Citigroup, indagati per aggiotaggio in relazione alla mazi compravendita di titoli di stato effettuata dalla banca nell'agosto 2004.

TAGS

Macchi di Cellere Gangemi, Roberto Rampioni RobertoRampioni Telecom Italia, Citi, Pirelli & C


TOPLEGAL DIGITAL

Scopri TopLegal Digital, nuova panoramica sull’attualità del mondo legal, finance e aziendale

 

Sfoglia la tua rivista gratuitamente


TopLegal Digital
ENTRA