Report: niente parcelle per la libertà d'informazione

09-09-2009

Se l'Articolo 21 chiama, gli avvocati rispondono. Almeno, lo fanno quando l'informazione a rischio-bavaglio è quella della trasmissione di Milena Gabanelli, Report, punta di diamante del giornalismo d'inchiesta italiano.


Nonostante le smentite dalla direzione generale, Paolo Ruffini – direttore di Raitre – avrebbe confermato che la Rai potrebbe rivedere la clausola contrattuale che garantisce copertura legale a Report. In pratica, i giornalisti della trasmissione – che non sono dipendenti dell'azienda – potrebbero dover affrontare eventuali querele o azioni legali a spese proprie. Querele che già in passato Report si è trovata ad affrontare, ma senza mai perdere una causa.


La solidarietà a Milena Gabanelli e alla sua squadra è scattata immediatamente; in particolare, Lello Di Gioia, coordinatore nazionale dell'organizzazione del Partito Socialista, ha lanciato un appello per la costituzione di un pool di avvocati disponibili al patrocinio gratuito nei confronti della giornalista e dei suoi collaboratori. Ebbene, all'appello hanno aderito in poche ore diversi legali: l'avvocato Maurizio Cardanobile, di Bari, che si offre di creare uno staff; gli avvocati Sandro Marinelli, di Pescara, Alessandra Morlotti, di Pavia, Stefano Aterno e Paolo Mazzotta, dello studio legale Aterno, di Roma; e ancora gli avvocati Andrea Castiglione, Rosanna Rovere e Massimo Carugno, rispettivamente di Udine, Pordenone e L'Aquila; infine, l'avvocato Raffaele Franco, di Sarno. Tutti attivi per la stessa causa: alla libertà d'informazione, quindi, non si presenta nessuna parcella.

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