Crisi e ristrutturazioni

Restructuring: verso una ripresa dell'operatività

I dati più aggiornati mostrano una risalita dello stock di Utp che fa presagire un aumento del ricorso a operazioni straordinarie

07-07-2023

Restructuring: verso una ripresa dell'operatività

 

Gli ultimi due anni hanno visto numeri sensibilmente più bassi nel settore, con poche operazioni significative nel Restructuring. Le condizioni geopolitiche e le politiche monetarie restrittive negli ultimi 18 mesi, tuttavia, hanno contribuito ad aggravare la ripresa dell’economia, creando ulteriori difficoltà per le aziende che avevano da poco superato il periodo pandemico.

«Lo stock degli Utp è sceso al 30% dallo stock di sei anni fa, quando si superarono i 130 miliardi di euro. I dati più aggiornati mostrano una risalita dello stock che fa presagire un aumento del ricorso a operazioni straordinarie da parte delle aziende più deboli», ha detto a TopLegal Silvio Cavallo, general counsel di Pillarstone, piattaforma in partnership con Kkr specializzato in turnaround. «L’ultimo anno, dopo il periodo pandemico, ha rappresentato una seconda prova di resistenza per le imprese, sui cui ha gravato un contesto non facile, tra gli incrementi del costo dell’energia e l’aumento del costo del denaro», ha proseguito Cavallo. 

Le crisi di liquidità nel mid-market possono presentarsi durante tutto il ciclo economico. Imprese ad alto potenziale possono incontrare difficoltà di accesso al credito attraverso i canali tradizionali e trovano nella finanza alternativa un'ancora di salvezza, soprattutto nei periodi congiunturali sfavorevoli. «Nei prossimi mesi mi aspetto un numero crescente di operazioni straordinarie necessarie a mantenere competitive le imprese, da quelle costrette a mettere mano ai propri modelli di business, che non funzionano più sul mercato, alle aggregazioni tra operatori attivi negli stessi settori. Si parla molto di nearshoring, ma per ora il fenomeno pare avere un impatto non ancora diffuso», ha proseguito Cavallo.

«Nella ricostruzione della filiera avrà un impatto significativo nel medio lungo termine anche la nuova direttiva sulla due diligence in chiave Esg, in particolare per supply chain esposte in modo materiale a paesi che hanno un track record basso rispetto agli standard europei. Oltre alla stretta normativa, anche gli investitori richiedono sempre più spesso in fase di raccolta il rispetto dei parametri Esg», ha concluso.


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