Gatti Pavesi Bianchi, Latham & Watkins e Maisto sono stati gli advisor di Manutencoop nell'operazione di riassetto societario volto al buy out dei soci minoritari di Manutencoop Facility Management e il contestuale lancio di un bond da 420 milioni. Dal lato del gruppo Manutencoop Gatti ha seguito la parte societaria del riassetto e Latham il bond, mentre gli aspetti fiscali sono stati curati da Maisto con un team composto da Riccardo Michelutti insieme al socio Mauro Messi e agli associate Cesare Silvani e Filippo Maisto.
L'emissione obbligazionaria è stata lanciata con l’assistenza di Jp Morgan e Unicredit, affiancate per gli aspetti fiscali da Tremonti Romagnoli Piccardi, con un team composto da Marcello Valenti, Marco Emma e Matteo Porqueddu.
Con i proventi derivanti dalla nuova emissione obbligazionaria, insieme all’utilizzo di quasi tutta la dotazione di cassa (circa 160 milioni di euro) che c’è oggi in società, Manutencoop prevede di rifinanziare l’attuale obbligazione di 300 milioni (con cedola del 8,5%), pagare i debiti (il cosiddetto “vendor loan”) della cooperativa verso gli azionisti di minoranza (quindi i fondi di private equity), pagare la quota azionaria detenuta dai fondi di private equity stessi e rifinanziare il debito bancario esistente in azienda.
L'operazione è volta a liquidare i soci di private equity. Oggi Manutencoop fa capo a una serie di soggetti finanziari tra i quali diversi fondi di private equity tra cui Mp Venture, Finint, Idea Capital Funds e 21 Investimenti, oltre a Unipol Banca e Mediobanca, che complessivamente detengono il 33% del capitale e che, da tempo, stanno valutando un’uscita dalla compagine.
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