Lo scontro tra Raffaele Mincione e Andrea Bonomi sull'ipotesi di rinnovo anticipato del consiglio di gestione di Banca Popolare di Milano investe ora il campo dei pareri legali.
Secondo fonti stampa, nelle ultime settimane Bonomi ha raccolto le opinioni degli studi Marchetti, Montalenti e Portale, tutti concordi sulla possibilità del rinnovo anticipato del consiglio di gestione. Alla Banca Popolare del capoluogo lombardo il mandato dei consiglieri dovrebbe scadere nella primavera prossima, con l'approvazione del bilancio 2013. Secondo Bonomi anticipare la nomina del nuovo consiglio garantirebbe, invece, al nuovo ceo, ancora da cooptare nell’organismo, tre anni di mandato pieni.
Gli ultimi pareri arrivati sono quelli degli studi Benessia ed Nctm. Il primo, consultato dal consiglio di sorveglianza, dà via libera al rinnovo anticipato, suggerendo di accompagnarlo con l'approvazione, da parte di cds e cdg, di un documento programmatico, da comunicare previamente a Banca d'Italia e Consob. Il parere di Nctm (scelto da Mincione), al contrario, escluderebbe nettamente la possibilità del rinnovo anticipato. A lavorare al dossier per Nctm sono Pietro Maria Tantalo (lead partner), Francesco Denozza, Alessandra Stabilini, Matteo Gallanti e Christian Romeo.
Intanto, Bonelli Erede Pappalardo avrebbe agito come common counsel nell’operazione che ha portato il ceo uscente di Bpm, Pietro Montani, alla guida di Carige al posto di Luigi Gastaldi. Il passaggio del manager sarebbe stato seguito dal co-managing partner dello studio, Marcello Giustiniani.
Notizia integrata il 7 novembre 2013 alle ore 9.45: si integra la notizia con il team di Nctm
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