La Corte d’Appello di Firenze, accogliendo le tesi difensive di Ristuccia & Tufarelli, ha annullato la delibera del luglio 2017 con la quale Consob aveva sanzionato ex amministratori e sindaci di Banca Etruria per presunte lacune del prospetto informativo relativo all’aumento di capitale effettuato dalla banca nel 2013.
I 5 opponenti sono stati assistiti da Ristuccia & Tufarelli con il partner fondatore Renzo Ristuccia ed il supporto del team interno composto da Fabrizio Cataldo e da Antonino Castorino.
La difesa ha dimostrato la tardività nell’esercizio del potere sanzionatorio da parte della Consob.
L’autorità era a conoscenza della complessa situazione della Banca e aveva tutti gli elementi per procedere al controllo ex post sulla veridicità e completezza del prospetto pubblicato dalla banca per l’operazione di aumento di capitale.
Nelle motivazioni della sentenza viene, infatti, dato atto che, «essendo Consob venuta a sapere dalla Banca d’Italia il 6 dicembre 2013 che Banca Etruria era sull’orlo del commissariamento a meno che non si fondesse con una banca più grande, delle due l’una: o si riteneva (o quantomeno si sospettava) che il prospetto pubblicato pochi mesi prima non avesse dato contezza di ciò e quindi sarebbe stato falso e fuorviante (come in effetti la Consob è venuta a contestare nell’ottobre del 2016), ma allora Consob doveva cominciar subito l’indagine; oppure si accertava che il prospetto aveva rappresentato correttamente al pubblico degli investitori la situazione economica della banca emittente, ma allora non si poteva irrogare alcuna sanzione».
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