ROSSOTTO: DIFENDIAMO IL POSIZIONAMENTO NEL MERCATO DEI SERVIZI LEGALI

17-04-2007

Riccardo Rossotto, managing partner di Hammonds Rossotto ha confessato di avere delle preoccupazioni, sulla capacità "della nostra categoria di affrontare le sfide del confronto col mercato". La responsabilità professionale è la prima: "Importiamo mode dal mondo anglosassone che provocano traumi micidiali. La categoria non si deve chiudere ma attrezzarsi con degli strumenti adeguati (come le polizze) senza tema di commettere sacrilegio. Noi spesso siamo miopi".

Secondo è il posizionamento: "Noi dobbiamo porci come risolutori di problemi. Il cliente deve venire da me in virtù della fiducia che deve conservare nella mia capacità di aiutarlo. Noi stiamo subendo invasioni di campo. altri professionisti si stanno prendendo lavori che noi avremmo potuto svolgere (ad esempio i commercialisti e i ragionieri)". L'ostinarsi a non considerarsi attori di un vero e proprio mercato legale, quindi, sta portando i professionisti a perdere terreno rispetto a altri concorrenti attivi e agguerriti sul mercato legale.
C'è poi la questione della remunerazione: "Stiamo importando la moda del costo orario o del costo giornata che premia gli incompetenti e chi ci mette di più. La difesa della remunerazione va fatta a prescindere dal tempo che uno ci mette a risolvere un problema. Dobbiamo lavorare per ottenere il giusto riconoscimento del valore aggiunto pordotto dal nostro lavoro".
Infine c'è il tema della pubblicità: "Non bisogna condannare la comunicazione riducendola a gossip. Va tutelata l'esigneza dell'informazione corretta e trasparente, va aperto un cantiere serio per tracciare dei limiti oltre i quali non si può più andare. Ma chiudersi è un'azione inutile".  

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