È abusivo e anticoncorrenziale utilizzare denunce doganali di contraffazione per bloccare in modo sistematico l’importazione di ricambi e accessori liberamente commercializzabili. È quanto emerge in una recente pronuncia emessa in via d’urgenza dal Tribunale di Roma che ha ritenuto appunto abusiva e anticoncorrenziale la denuncia doganale di contraffazione di brevetti e modelli del gruppo tedesco Vorwerk, produttore del famoso aspirapolvere Folletto.
La controversia nasce su iniziativa di una società leader nel settore della ricambistica non originale, la Micromic, assistita da Gianluca Morretta (in foto) di R&p Legal, a seguito del blocco doganale e del conseguente sequestro penale di centinaia di migliaia di accessori e ricambi.
Accogliendo il ricorso di Micromic, il Tribunale di Roma ha ritenuto, alla luce degli evidenti dubbi sulla validità o azionabilità dei brevetti e modelli segnalati, che le segnalazioni di contraffazione rese alle dogane dalle società del gruppo Vorwerk perseguissero in realtà l’obiettivo di bloccare in modo sistematico l’importazione dei ricambi ed accessori Micromic, liberamente commercializzabili. Di conseguenza, il Tribunale ha inibito a Vorwerk la presentazione di istanze di tutela doganale in relazione ai prodotti realizzati da Micromic.
Proseguono nel frattempo i processi penali attivati attraverso le precedenti segnalazioni di Vorwerk nei quali Micromic, assistita da Piero Magri e Alessandro Racano di R&p Legal, si è attivata per il dissequestro dei prodotti e il libero riavvio delle importazioni.
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