Nuova vittoria in un tribunale italiano per Ryanair. Dopo la sentenza del Tribunale di Bergamo di marzo 2016 che aveva riconosciuto come legittimi i versamenti contributivi irlandesi effettuati per il personale italiano di stanza a Orio al Serio, ieri anche la Corte di Appello di Brescia, sezione Lavoro, ha dato ragione alla compagnia aerea, affiancata da Lexellent, rigettando le istanze di Inps e Inail che contestavano la legittimità della certificazione previdenziale relativa ai dipendenti italiani di Ryanair. Lexellent ha difeso la compagnia con Sofia Bargellini e Sergio Barozzi.
Questo giudizio conferma le posizioni espresse dalle sezioni lavoro dei Tribunali di Velletri, di Brescia e di Bologna, e dalla corte di appello di quest’ultima città, oltre che da molti tribunali in Europa, che hanno stabilito come il luogo di lavoro dell’equipaggio di una compagnia aera sia l’aeromobile dove svolgono le loro mansioni e ha confermato la legittimità delle certificazioni previdenziali relative (moduli E101) in assenza di un’impugnativa specifica di fronte a una corte europea.
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