SCATTA L'AUTARCHIA DEGLI IN HOUSE

Dal bond di Eni, all'uscita di Enel da Terna, fino alla vendita di Loquendo di Telecom. Queste operazioni sono accomunate da un fattore: sono state tutte messe a segno dai team legali interni alle aziende, limitando l'apporto di legali esterni. Pratica che sta diventando un trend, come confermato anche dai recenti interventi su TopLegal.it da parte di Brembo e Autostrade (vedi articolo di oggi).

Un trend cruciale su cui si concentra l'inchiesta pubblicata nel numero di marzo di TopLegal. I team di legali in house oltre a essere sempre più strutturati, puntano sulla contrazione dei costi.

E gli studi legali esterni? Sono meno coinvolti, i mandati si contraggono, e spesso vengono coinvolti per la stesura, più che altro, di legal opinion, utili a spalmare la responsabilità dell'operazione. La figura del giurista di impresa, al contrario, prende forza e diventa più attiva anche a livello manageriale. Per giunta, le aziende sono interessate alla possibilità di spin off per creare, sotto il controllo dell'azienda, società legali che da centri di costo si trasformino in centri di profitto.