Una vicenda che si trascina, oramai, da parecchio tempo. Quella che vede contrapposti i due club, Juventus e Inter, a contendersi uno scudetto. Questa volta però non sui campi di calcio, ma nelle aule di tribunale.
Oggetto del contendere è lo scudetto del 2006, tolto, in seguito alle penalizzazioni inflitte per lo scandalo Calciopoli ai bianconeri e al Milan e assegnato, a tavolino, alla squadra di Massimo Moratti.
Decisione che il club torinese non ha mai accettato, per questo la Juve, dopo la delusione per la decisione del Consiglio Federale del 18 luglio 2011, ha presentato al Tnas (il tribunale nazionale di arbitrato sportivo) richiesta di togliere il trofeo ai nerazzurri.
Domani si attende, dunque, la decisione del Tnas. Ma da Torino il pool di legali, composto da Michele Briamonte (in foto) partner dello studio Grande Stevens e Luigi Chiappero, con la consulenza legale del professor Pasquale Landi, è pronto ad agire, in caso di risposta negativa.
Nelle stanze del tribunale nazionale di arbitrato sportivo, il Presidente, prima di costituire l'eventuale collegio arbitrale, deciderà se l'azione intrapresa dal club bianconero è di competenza dell'organo che ha sostituito la Camera di Conciliazione. Per l'Inter, difesa dagli avvocati Angelo Capellini e Enrico Adriano Raffaelli e dalla professoressa Luisa Torchia non lo sarebbe. Stessa posizione ha la Figc, difesa dagli avvocati Medugno e Mazzarelli.
L'organo competente per questa controversia, infatti, sarebbe l'Alta Corte del Coni. Ma, a questo punto, la prassi potrebbe prevedere il ricorso al Tar del Lazio.
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