Grimaldi, nella persone del managing partner Francesco Sciaudone (in foto), affiancato da Daniela Fioretti e Andrea Neri, insieme a Massimo Condinanzi, ordinario di diritto europeo all’Università degli Studi di Milano, hanno curato i ricorsi del Comune di Milano al Tribunale dell’Unione europea contro il Consiglio, per l’annullamento e per la sospensione dell’assegnazione effettuata "a sorteggio" della nuova sede European Medicines Agency - Ema - ad Amsterdam.
Come noto, Milano era candidata e aveva dimostrato in corso di selezione una qualità dell’offerta superiore. Ciò nonostante, nella valutazione finale, il criterio del sorteggio tra le offerte che avevano ricevuto lo stesso numero di voti non ha assicurato la finalità della stessa selezione, rendendo le offerte effettivamente omogenee. La disomogeneità di partenza è peraltro confermata dalla circostanza di fatto sopravvenuta che vede l’offerta di Amsterdam registrare già oggi forti ritardi sulla realizzazione della struttura destinata agli uffici dell’Agenzia. D’altro canto, il criterio individuato per la selezione delle offerte - per giurisprudenza costante - può essere contestato ed impugnato solo dopo la sua applicazione, non prima, difettando altrimenti la stessa legittimazione al ricorso giurisdizionale.
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