Sena e Tarchini (TLIndex41), boutique specializzata in diritto di proprietà intellettuale e industriale, annuncia il cambio di denominazione in Sena a seguito della riorganizzazione della governance dello studio che ha visto l'ingresso nella partnership, con il ruolo di equity partner, di tre senior associate: Giancarlo Del Corno, Francesca La Rocca Sena ed Elisabetta Berti Arnoaldi Veli. Contestualmente, esce dall’equity la name partner Paola Tarchini, che resta nello studio come of counsel. Il senior associate Claudio Furlani è stato promosso of counsel.
In una nota, lo studio spiega che nella nuova struttura i partner più giovani avranno un maggior coinvolgimento nelle attività gestionali e organizzative, mentre rimarrà la supervisione del name partner Giuseppe Sena (in foto), decano e pilastro del settore in Italia, e dell’of counsel Paola Tarchini nella definizione strategica delle pratiche. Lo studio ha aggiunto che nei prossimi mesi saranno definiti i team di collaboratori interni. Sena (già Sena Tarchini), fondato 60 anni fa e operativo in tutti gli ambiti della proprietà intellettuale, ha riportato eccellenze in particolar modo nell’ambito marchi e brevetti, dove ha difeso con successo nel 2017 Piaggio al Tribunale di Torino in un contenzioso relativo al design della Vespa.
Due dei nuovi equity partner lavorano da molti anni con lo studio. Del Corno si occupa soprattutto di life sciences, dove è tra i professionisti più apprezzati sul mercato (fascia 3 della Guida TopLegal sull'Ip/Life sciences, disponibile qui); è entrato nello studio nel 1985. Berti Arnoaldi Veli (diritto industriale) collabora con Sena e Tarchini dal 1984. La Rocca Sena è entrata nel 2012 e si occupa di contenzioso e consulenza stragiudiziale relativi alla proprietà intellettuale, in particolare dei brevetti. Il nuovo of counsel Furlani, entrato nel 1998, ha fatto parte del team che ha assistito con successo Guess in un contenzioso contro Gucci nel 2013 relativa al monopolio della lettera "G" nei brand.
La mossa va inquadrata all’interno di una strategia di passaggio generazionale e di retention delle risorse interne, dopo l’uscita di Vincenzo Urso verso Cbc, dove è entrato come equity partner e responsabile dell’Ip. Urso aveva lavorato in Sena Tarchini per 17 anni.
Negli scorsi anni alcune boutique che hanno fatto la storia del diritto industriale in Italia hanno mostrato alcune criticità nel proprio sviluppo a livello di governace e a stare al passo coi tempi rispetto ai nuovi concorrenti, soprattutto delle firm provenienti dall'estero, perdendo via via i collaboratori più validi. Come è accaduto allo studio Vanzetti (TLIndex148), che nel 2018 ha visto uscire tre professionisti alla volta di Simmons & Simmons e di Spheriens.
Di recente, le pressioni sul comparto Ip hanno spinto due storiche boutique, Mondini Rusconi e Ginevra & Rapisardi, a fondersi assieme e a integrare Bonora, uno studio specializzato in banking e corporate, da cui è nata l'insegna multi-practice Mondini Bonora Ginevra (TLIndex61), seguendo una via già percorsa negli ultimi dieci anni da Orsingher Ortu e dalla sede italiana di Bird & Bird.
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