Santiapichi ha assistito con successo alcuni comuni italiani nel procedimento che ha visto il Tribunale di Roma condannare la Presidenza del Consiglio alla restituzione di circa 100 mln di euro, oltre interessi, ai comuni che, a seguito del referendum degli anni ’80 sull’energia nucleare, hanno continuato a ospitare centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare, fino al loro definitivo smantellamento.
La vicenda risale al 2003, quando lo Stato riconosce a questi territori un risarcimento da integrare attraverso le bollette elettriche. A distanza di appena un anno da tale riconoscimento, a causa dell'interpretazione distorta della legge finanziaria, nelle casse dei comuni inizia a giungere solamente il 30%. Gli enti nel 2011 ricorrono in giudizio civile al Tribunale di Roma che, con sentenza 14894 del 22 luglio 2016, respingendo l'eccezione di difetto di giurisdizione richiesta dalla Presidenza del Consiglio, accoglie la loro richiesta.
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