Shearman & Sterling punta a rafforzare la prorpria capacità d'azione nel Litigation in Italia. Si spiega così il lateral hire di Marina Matousekova (nella foto) dalla sede di Parigi dello studio franco italiano Castaldi Mourre. Negli ultimi sei anni, Matousekova, che adesso si trasferirà a Milano, ha assistito clienti in qualità di counsel in numerosi procedimenti arbitrali condotti secondo i regolamenti Uncitral e Cci. L'avvocato ha inoltre svolto funzioni di arbitro.
La pratica italiana di arbitrato internazionale di Shearman & Sterling è seguita inoltre da Carmelo Rustico che ha iniziato la sua carriera nello studio Lombardi Molinari. Rustico fa parte del team di avvocati di Shearman & Sterling che assiste Areva nel contenzioso arbitrale con l’utility finlandese TVO.
Emmanuel Gaillard, che dirige il dipartimento di arbitrato internazionale di Shearman & Sterling, spiega: «Finora, tutti gli arbitrati che presentavano un legame con l’Italia sono stati gestiti attraverso gli studi di Parigi, Francoforte e Londra. La decisione di lanciare una practice di arbitrato internazionale nella sede di Milano è stata dettata da un aumento di richieste da parte dei clienti italiani, in particolar modo da quando Shearman & Sterling ha aperto una seconda sede italiana a Milano lo scorso anno».
Nel corso dell’ultimo anno Shearman & Sterling ha consolidato il proprio dipartimento di arbitrato internazionale con l’assunzione di avvocati provenienti da giurisdizioni quali Egitto, Australia, Argentina, Stati Uniti, Canada ed Etiopia. L’ufficio di Parigi conta attualmente 43 avvocati di 21 nazionalità diverse e con competenze linguistiche in altrettanti idiomi, un team che, a detta di Gaillard, è tra i più numerosi e variegati tra quelli specializzati in arbitrato.
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