Il Cotonificio Albini, assistito dallo studio Sib, ha ottenuto davanti al Tribunale di Milano due provvedimenti favorevoli nel procedimento cautelare promosso nei confronti della Cotton Sellers.
Il team dello studio, guidato dai partner Pier Luigi Roncaglia (in foto), Carloalberto Giovannetti e Francesco Rossi, contestava alla Cotton Sellers la commercializzazione di tessuti per camicie, prodotti in Cina, che imitavano pedissequamente i disegni dei tessuti del Cotonifico Albini, e chiedeva l’emanazione di provvedimenti cautelari.
Il Tribunale di Milano, con ordinanza del 17 febbraio 2016, ha accolto il ricorso, rilevando come la condotta della Cotton Sellers integrasse gli illeciti di contraffazione dei disegni e modelli non registrati e, in relazione a tutti i cinquantaquattro disegni contestati, di concorrenza sleale.
Sotto quest’ultimo profilo, il Tribunale di Milano ha riaffermato il principio per il quale deve ritenersi illecita – quale concorrenza sleale “parassitaria" - la "ripresa pedissequa e ad ampio raggio dei prodotti altrui, associata all'appropriarsi parassitariamente degli investimenti altrui compiuti nello studio e nelle ricerche di settore sui gusti e sulle scelte della clientela, ai fini della scelta e dell’immissione in commercio di tali beni, inflazionando il mercato di prodotti a costi assai ridotti”.
Il reclamo proposto da Cotton Sellers contro quest’ordinanza è stato rigettato.
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