Dal primo luglio 2007 rinasce lo studio legale di Marco Sica, l’attuale punta di diamante del settore amministrativo in Bonelli Erede Pappalardo. La boutique, con sede a Milano, sarà composta da una decina di collaboratori e dai soci Paolo Borghi e Mariano Protto, che sono cresciuti professionalmente collaborando nello studio dell’era pre-Bonelli del noto professore dell’università dell’Insubria.
Nulla di nuovo insomma: ancora un altro amministrativista che preferisce starsene per conto proprio. Tra l’ingresso e l’uscita del team, Sica perde però un suo ex socio, Cristina Mezzabarba e una decina di giovani collaboratori che hanno deciso di restare in Bonelli Erede. Gli associate comunque erano entrati nella boutique di Sica proprio in vista dell’incorporamento nella law firm milanese.
«L’uscita sarà armonica come armonico è stato il mo ingresso» commenta Sica, dicendo che la decisione arriva proprio con la constatazione che le modalità di lavoro dentro uno studio di 200 avvocati, mal si conciliano con i ritmi di una boutique. «Se ci si forma da giovani in una law firm è facile assorbirne le abitudini, ma chi come me è cresciuto nel piccolo team, se non è predisposto ad accettare il sistema di lavoro della grande struttura, non riesce ad amalgamarsi nel gruppo». Il legale infine esclude in ogni modo che siano state le ragioni economiche a motivare la sua scelta. Bonelli e Sica, come è successo fino a prima della fusione, conserveranno rapporti di collaborazione esterna.