Si è tenuto oggi all’Università Bocconi il convegno "Giustizia ed economia: novità normative per i conflitti d’impresa" organizzato dall’ Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano con il Consiglio Nazionale, con l'obiettivo di indagare le potenzialità della mediazione civile, disciplinata dal recente Decreto Legislativo 4 marzo 2010 n. 28, nella gestione delle controversie d'impresa.
«La mediazione - ora obbligatoria anche in diversi ambiti dell’attività aziendale quali affitto di aziende, locazione, comodato, successioni, patti di famiglia, contratti assicurativi, bancari e finanziari – è uno strumento efficiente ed efficace in termini di tempi e costi per l'impresa», ha ricordato Vincenzo Moretta, commissario straordinario dell'Ordine di Milano, aprendo i lavori. Ha anche sottolineato «l'importanza del ruolo dei professionisti di area economico-giuridica nella mediazione civile, in particolare dei commercialisti che affiancano quotidianamente l'impresa. L'Ordine di Milano ha investito molte energie nella formazione con più di 10 corsi e 300 mediatori civili formati nell'ultimo anno».
Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha voluto evidenziare che «la riforma che ha introdotto la mediazione come filtro del processo costituisce un passaggio fondamentale per dare maggiore efficienza al sistema Paese. Ma perché questo strumento dia frutti tangibili, esso deve fondarsi su due pilastri irrinunciabili: obbligatorietà e professionalità. L’eventuale facoltatività del ricorso alla mediazione svuoterebbe, di fatto, la portata e il senso della riforma. Sul fronte della professionalità, i commercialisti sapranno dare il loro contributo, con personale formato e qualificato. Forniremo un servizio a cittadini e imprese. Tra i nostri compiti principali ci sarà proprio quello di orientare le Pmi, così pesantemente colpite dalla crisi, verso un ricorso massiccio alla mediazione, da cui potranno trarre grandi vantaggi in termini di risparmi di tempo e di costi».