Maxi transazione

SINIPA, IL FISCO COMPENSA I RITARDI PA

L'azienda della sanità, assistita da Andreani e Dell'Acqua, ritrova l'equilibrio finanziario messo in crisi dalle Asl

30-08-2012

SINIPA, IL FISCO COMPENSA I RITARDI PA

Una transazione fiscale allunga la vita. E può anche leggersi come un contrappasso dello Stato. È stato il caso della Sinipa, società attiva nella sanità, messa in ginocchio dai ritardi nel saldare i debiti da parte delle Asl. Ebbene, l’azienda, assistita da Giulio Andreani e Gaetano Dell’Acqua, ha siglato nei giorni scorsi un accordo con l’Agenzia delle entrate-Direzione provinciale di Roma e con Equitalia, che «probabilmente rappresenta - spiega Andreani - la transazione fiscale più rilevante sino ad oggi stipulata in Italia». In ballo c’erano infatti 120 milioni di debiti. Ebbene, l’intesa col fisco ha consentito un pesante stralcio delle sanzioni relative all’omissione di versamenti inerenti tributi dovuti (l’Agenzia ha ridotto al 10% le sanzioni); nonché un’ampia dilazione, pari a diciotto anni con tre anni di ammortamento, e interessi che maturano sulla base del solo tasso legale. Grazie alla transazione fiscale, la società ha riacquisito un perfetto equilibrio finanziario.

Attraverso l’atto della transazione, che è disciplinato dall’art. 182-ter della Legge Fallimentare, introdotto nell’ordinamento giuridico sei anni fa allo scopo di favorire il risanamento delle aziende in crisi, le imprese che hanno debiti certi nei confronti del fisco e degli enti previdenziali possono concordare con l’Amministrazione finanziaria e con tali enti la dilazione del pagamento di tali debiti e, sussistendone i relativi presupposti, anche la riduzione di questi ultimi, a condizione che i pagamenti in esso previsti risultino completamente attuabili sulla base di un piano economico e finanziario attestato da un professionista indipendente.

Le transazioni fiscali fino ad oggi concluse «non sono numerose – riprende Andreani - perché non è agevole, da parte delle imprese, formulare proposte atte a soddisfare i numerosi requisiti che esse devono rispettare al fine di poter essere approvate dall’Amministrazione finanziaria e dagli enti previdenziali. Quella stipulata nei giorni scorsi costituisce un (purtroppo) non frequente caso di proficuo utilizzo di una norma che, se adeguatamente impiegata, può contribuire, come nel caso di specie, a un efficace risanamento delle imprese caratterizzate da una situazione di crisi finanziaria reversibile».


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