Il Consiglio di Stato ha confermato le precedenti pronunce del Tar Lazio e accolto le difese della Avvocatura dello Stato e di Snam Rete Gas, difesa da Todarello, e dunque ha respinto le istanze contro l’approvazione da parte della Presidenza del consiglio dei ministri e del Ministero dello sviluppo economico di una centrale di spinta, elemento cardine per il potenziamento delle reti locali e della dorsale adriatica di trasporto.
Il CdS ha respinto i ricorsi confermando la legittimità degli atti assunti dal Governo. In particolare, la decisione è importante poiché ha affrontato il tema dell’assoggettabilità a Vas di progetti relativi a singoli interventi, piuttosto che di piani e programmi, laddove - in deroga al principio secondo cui la Vas può trovare applicazione soltanto per atti di programmazione generale - si presenti il caso in cui l’approvazione di opere singole e puntuali implichi ex lege modifiche di piani e programmi. La sentenza ha declinato altresì gli elementi significativi al fine di valutare se la variazione abbia impatti significativi sull’ambiente. Inoltre, con riferimento all'applicazione della Direttiva Seveso, il Consiglio di Stato ha confermato un proprio (unico) precedente, in base al quale le relative disposizioni non operano per il trasporto di sostanze pericolose in condotta, comprese le stazioni di pompaggio.
La difesa è stata guidata congiuntamente da Fabio Todarello (in foto) e Federico Novelli coadiuvati dagli associate Alice Colleoni e Delia Schiaroli.
Il mese scorso Snam, assistita da Dentons, ha acquisito il 49% di Adnoc Gas Pipelines ed emesso, con l'aiuto di Orrick, il primo transition bond da 500 milioni di euro.
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