Solo in house per l'integrazione tra Enìa, Hera e Iride

27-05-2008

Al momento solo legali interni hanno agito nel progetto di integrazione societaria e industriale fra Enìa, Hera e Iride, per il quale è stata firmata la lettera di intenti. Le società, contattate da TopLegal, hanno infatti dichiarato di non aver coinvolto alcun advisor legale esterno, almeno fino a questa fase dell'operazione da cui dovrebbe nascere il primo gruppo in Italia con copertura multiregionale e con un ruolo primario nel mercato nazionale dei servizi pubblici. I mandati agli advisor esterni dovrebbero scattare nei prossimi giorni.

Con la sottoscrizione della lettera di intenti, le aziende si sono impegnate a definire i contenuti nel progetto in termini di profilo competitivo della nuova società, modello organizzativo e concambi. Il gruppo avrà una capitalizzazione di 5 miliardi di euro, più di 11 mila dipendenti e un bacino di 6 milioni di cittadini serviti.

La nuova realtà sarà il primo operatore italiano nei servizi ambientali con oltre 5,3 milioni di tonnellate di rifiuti trattati e leader nazionale nelle attività di teleriscaldamento, con circa 2.400 GWh venduti, il secondo per acqua immessa in rete, con 450 milioni di metri cubi, il terzo nel gas, con 6 miliardi di metri cubi venduti, e tra i primi
operatori nella produzione, con oltre 2.500 MW di potenza installata, e nella vendita di energia elettrica con circa 20 TWh.


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