Spinazzi Azzarita Troi assiste un gruppo di grandi azionisti di Banca Popolare di Vicenza che ha avviato una serie di iniziative legali per ottenere l’annullamento o la risoluzione degli acquisti delle azioni dell’istituto e per il risarcimento dei pregiudizi patiti a seguito dell’azzeramento del loro valore nel 2016.
Il gruppo è assistito dalla sede di Padova di Spinazzi Azzarita Troi, con il partner Mario Azzarita (in foto), che ha già richiesto alla Popolare annullamenti, risoluzioni o risarcimenti dei danni per oltre 150 milioni di euro, coinvolgendo in alcuni casi amministratori e società di revisione.
Le iniziative riguardano tanto azionisti finanziati dalla banca per l’acquisto delle azioni (per somme superiori ai quaranta milioni di euro), tanto investitori che hanno acquistato utilizzando proprie sostanze, facendo affidamento sul valore di euro 62,50 dichiarato dalla banca o comunque sulla liquidabilità dell’investimento a quel prezzo nel corso degli anni.
Per quel che attiene al capitale finanziato (le così dette “operazioni baciate”), i giudizi già avviati presso le Sezioni Specializzate in materia di impresa del Tribunale di Venezia riguardano sia la violazione dell’articolo 2358 del Codice Civile, sulla base del quale viene contestata la nullità delle operazioni, sia la violazione dell’articolo 21 del Testo Unico in materia di finanza, che impone agli intermediari finanziari di comportarsi con correttezza e di agire nell’interesse dei clienti, pena la risoluzione dei contratti o il risarcimento dei danni.
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