Il Consiglio di Stato, con sentenza del 20 agosto 2013, ha accolto la richiesta dell’operatore britannico Stanleybet International - assistito da De Berti Jacchia Franchini Forlani con Roberto Jacchia (in foto), Antonella Terranova e Fabio Ferraro - di interpellare la Corte di Giustizia in relazione agli atti di gara relativi all’assegnazione di 2mila diritti per l’esercizio congiunto dei giochi pubblici in Italia.
Stanleybet aveva richiesto circa un anno fa al Tar Lazio l’annullamento del bando e degli atti inerenti la procedura di selezione indetta da Aams ai fini dell'affidamento in concessione dei diritti per l’esercizio congiunto dei giochi pubblici ai sensi dell’art. 10, comma 9-octies, del DL 16/12, attraverso l’attivazione di reti fisiche di negozi di gioco. Il Tar aveva negato il “diritto al giudice” con una sentenza che dichiarava inammissibile il ricorso solo in considerazione del fatto che Stanleybet non aveva partecipato alla procedura di gara.
Il Consiglio di Stato ha riconosciuto la sussistenza dell’interesse e della legittimazione di Stanleybet a impugnare atti di gara pur non avendovi partecipato e si è conformato al dovere di rinvio alla Corte di Giustizia dei giudici nazionali di ultimo grado ai sensi dell’art. 267 ult. comma Tfue.
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