Al vertice dell'indebitata Siae è stato nominato il decano dei critici cinematografici italiani Gian Luigi Rondi per volere del consiglio dei ministri, su proposta del ministro dei Beni culturali Sandro Bondi. Rondi sarà commissario straordinario mentre in qualità di sub commissari sono stati chiamati l'amministrativista Mario Stella Richter e l'avvocato Domenico Luca Scordino, partner dello studio Ripa di Meana e associati (specializzato in diritto societario).
Toccherà a loro l'arduo compito di risanare la storica società degli autori e degli editori, accusata di essere un carrozzone improduttivo (paragonabile all'Alitalia pre-ristrutturazione) con i suoi 1400 dipendenti oltre i 600 agenti mandatari e un deficit di 800 milioni di euro che non viene compensato dagli oltre 600 milioni di euro l’anno raccolti per il diritto d’autore.
Entro il 31 dicembre prossimo, ovvero i nove mesi fissati dal
provvedimento licenziato dal Consiglio dei ministri, commissario e sub
commissari dovranno provvedere alla riforma dello statuto, del
regolamento generale della società e del regolamento elettorale.
Lo scorso dicembre 2010, dalla società si era dimesso il presidente Giorgio Assumma. Tra il 1999 e il 2003, invece, l’incarico di commissario era stato affidato all’attuale direttore generale della Rai Mauro Masi.
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