La ripresa si sta facendo notare in tutti i principali Paesi europei. Tutti, tranne in Italia, dove la crisi grava ancora sulle spalle dei professionisti, che dovrebbero essere coloro a fare da traino e supporto all'economia. A fare un quadro completo della situazione in tutta Europa è l'indagine presentata da Contribuenti.it, in occasione del quinto summit internazionale,a cui hanno partecipato i massimi rappresentanti delle associazioni dei contribuenti dei principali paesi europei.
Avvocati, veterinari, sociologi, giornalisti, medici, dottori commercialisti e biologi sono le professioni che stanno risentendo maggiormente della crisi, facendo registrare un calo del fatturato del 39%, mentre il 20% degli studi professionali ha chiuso i propri battenti. Un dato allarmante per l'Italia, se raffrontato al resto d'Europa, dove, invece, la ripresa è significativa: in Francia, + 4,1% del fatturato, +3,2% in Inghilterra, + 2,9% in Germania, + 2,2% in Spagna, + 2,1% in Olanda e + 1,7% in Svezia.
L'indagine ha preso in esame alcuni indicatori economici riferiti ai primo otto mesi del 2010 e incrociato i dati del fatturato, delle prenotazioni, dell'occupazione e delle forniture professionali. Gli avvocati e i commercialisti sono i professionisti più colpiti, infatti, nei primi otto mesi del 2010, il fatturato globale e' diminuito del 46% rispetto al periodo precedente, segnando un un -20% nell'occupazione ed un -59% nelle forniture professionali.