STUDI LEGALI

Studi legali, oggi scade il bando per i contributi per l’organizzazione

Lo stanziamento di 500 mila euro da parte di Cassa Forense segna un riconoscimento dello studio legale come attore economico

30-11-2023

Studi legali, oggi scade il bando per i contributi per l’organizzazione

 

di Valentina Magri

C’è tempo fino al 30 novembre 2023 per candidarsi per i bandi di finanziamento – deliberati dalla Cassa Forense – dedicati all’ottenimento della certificazione di conformità secondo la norma UNI 11871:2022. Lo scopo dei bandi è aiutare gli studi professionali di avvocati, commercialisti ed esperti contabili a meglio organizzare la propria attività. Sono interessati la definizione dei ruoli interni, la gestione dei rischi, la programmazione degli obiettivi, le iniziative dedicate alla sostenibilità, l’inclusione e tutela della diversità.

Perché il bando è importante

I due bandi hanno un plafond limitato, pari a 500 mila euro complessivi. La novità dirompente dietro questa mossa è il riconoscimento dello studio come attore economico da parte delle autorità forensi. Il bando, infatti, è destinato sia a persone fisiche, sia a legali rappresentanti di uno studio per l’esercizio associato o in forma societaria della professione forense, iscritto alla sezione speciale dell’Albo. Per le persone giuridiche lo stanziamento è leggermente superiore (300 mila euro).

Lo stanziamento dei fondi e l’accesso aperto anche alle persone giuridiche riconosce l’importanza dell’organizzazione e istituzionalizzazione degli studi legali. In proposito Giovanni Lega, presidente di Asla (Associazione Studi Legali Associati), sottolinea: “L’Italia è il primo Paese a livello europeo, e probabilmente nel mondo, a dotarsi di tale norma. È un primato da difendere, perché quando si parla di creazione e protezione del valore umano e sociale, è necessario cercare di avere delle strutture che alla base siano ben organizzate e lungimiranti”.

Asla confida nel finanziamento e nella certificazione per contribuire a migliorare le modalità di lavoro degli studi legali. "Grazie a questo finanziamento, auspichiamo che un numero sempre maggiore di studi potranno esibire il marchio UNI-ASLA 11871 di certificazione che testimonia il loro impegno nell’ottimizzare i processi organizzativi migliorando il modo di lavorare, la gestione dei rischi professionali, dei tempi, delle risorse e delle proprie persone”, ha affermato Lega.

Il bando di Cassa Forense

Nel dettaglio, i due bandi saranno erogati sia a persone giuridiche sia a persone fisiche, con un contributo pari al 50% della spesa complessiva al netto dell’Iva e per un massimo 5 mila euro. Per quanto riguarda l’organizzazione degli studi legali costituiti in forma di persona giuridica, il bando prevede lo stanziamento di 300 mila euro, destinati a legali rappresentanti di uno studio per l’esercizio associato o in forma societaria della professione forense, iscritto alla sezione speciale dell’Albo.

Per le persone fisiche iscritte alla Cassa o all’Albo/Registro dei Praticanti con procedimento di iscrizione alla Cassa in corso, invece, l’importo stanziato è pari a 200 mila euro erogati secondo una graduatoria inversamente proporzionale all’ammontare del reddito netto professionale del richiedente, relativo al 2022. Le persone fisiche e giuridiche possono fare domanda di accesso ai bandi entro la mezzanotte del 30 novembre 2023 tramite l’apposita procedura online sul sito di Cassa Forense. I bandi sono dedicati all’ottenimento della certificazione di conformità secondo la norma UNI 11871:2022.

In cosa consiste UNI 11871:2022

La norma UNI 11871:2022 è stata pubblicata da UNI a completamento di un lavoro congiunto tra Asla, UNI, l’Ordine degli Avvocati di Milano, l’Ordine dei Commercialisti di Milano e un organismo di certificazione. La norma è complementare alla UNI EN ISO 9001:2015 e sostituisce la precedente PdR 33:2017. La norma è corredata da una prassi di riferimento, la PdR 146:2023, che detta le linee guida applicative per la certificazione ai sensi della norma UNI 11871:2022. Per certificarsi, occorre:

  1. acquistare il testo della norma UNI 11871:2022 da UNI (gli associati ad Asla invece possono richiederlo gratuitamente);
  2. scaricare gratuitamente il testo della prassi di riferimento, la PdR 146:2023;
  3. richiedere il preventivo a uno o più organismi di certificazione.

Lo studio o persona fisica può anche chiedere licenza d’uso del marchio di certificazione, dopo averla ottenuta. Inoltre, può presentare domanda di contributo alle spese di certificazione tramite due bandi di finanziamento, deliberati dalla Cassa Forense.

 


 


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