Per i risparmiatori italiani detentori dei Tango Bond si apre una nuova fase. L’ICSID (International Centre for Settlement of Investment Disputes), l’organismo che fa parte della Banca Mondiale in Washington, ha registrato la scorsa settimana la richiesta di arbitrato depositata contro l’Argentina da 195 mila obbligazionisti italiani che detengono titoli da essa emessi per un ammontare pari a 4,4 miliardi di dollari. Per il ricorso gli obbligazionisti italiani hanno dato mandato a Task Forsce Argentina (TFA), associazione presieduta da Nicola Stock. Per i legali rappresentanti degli investitori italiani, individuati da TFA, si tratta quindi di una prima vittoria. Ad agire sono stati Vittorio Grimaldi (senior partner), Paolo Marzano (partner), Giulio Maroncelli e Giuseppe Tamberi di Grimaldi e Associati, assieme a Carolyne B. Lamm di White & Case Llp. TopLegal ha chiesto a Paolo Marzano (in foto) quali saranno ora le fasi che attendono i risparmiatori italiani che partecipano all’arbitrato.
Quali sono gli effetti principali della registrazione all’Icsid della richiesta di arbitrato?
Secondo il sistema arbitrale dell’ICSID, la cosiddetta “Registration” costituisce la “porta d’ingresso” all’arbitrato ICSID. Con essa, in sostanza, il Segretariato ICSID verifica, seppur in termini generali, che l’arbitrato rientri nella giurisdizione dell’ICSID. Così, si controlla che la domanda abbia ad oggetto una disputa di carattere giuridico (e non, ad esempio, diplomatico) tra uno Stato sovrano ed un cittadino straniero che abbia fatto un investimento nel territorio del primo; si controlla infine che lo Stato sovrano e l’investitore abbiano prestato il proprio consenso a devolvere all’ICSID eventuali controversie relative a tal genere di investimenti.
Quali saranno le prossime tappe che porteranno al lodo arbitrale Icsid?
Ha ora inizio la vera e propria procedura arbitrale. Le parti, in altri termini, provvederanno alla nomina di un collegio arbitrale. Una volta insediatosi, tale collegio darà inizio ad una fase in cui saranno trattati gli aspetti di carattere giurisdizionale della controversia, per poi passare ad una seconda fase, che avrà ad oggetto il merito della questione.
Che tipo di valutazioni saranno fatte in queste due fasi?
Nel corso della prima fase, il collegio arbitrale verificherà la propria competenza; in sostanza, si tratta di un più approfondito vaglio, in contraddittorio tra le parti, circa l’esistenza di una disputa di natura legale, avente ad oggetto un investimento effettuato da un investitore straniero in uno Stato membro dell’ICSID, ed, inoltre, la presenza del consenso delle parti a devolvere per arbitri ICSID una simile controversia. All’esito di tale parte, i collegi ICSID solitamente emettono una prima decisione, affermando o declinando la propria competenza. Ove il collegio si dichiari competente, si passa alla trattazione del merito. In tale seconda fase, si valuteranno gli eventi (l’investimento effettuato, il noto default argentino, ecc.ecc) alla luce delle norme applicabili ad essi (l’impegno degli Stati sovrani ad accordare agli investitori stranieri un trattamento equo, non discriminatorio ecc. ecc., quali danni siano risarcibili ed in che ammontare).
L’una e l’altra fase possono comportare la trattazione orale come anche il deposito di memorie scritte delle parti; nella seconda fase, in particolare, può svolgersi l’audizione di testimoni come anche di esperti.
A valle di questa seconda fase, il collegio emette il proprio lodo.
Stock ha dichiarato che la porta con Buenos Aires è sempre aperta. Vuol dire che l’Argentina potrà cambiare idea e decidere di negoziare a questo punto?
L’approccio del Presidente Stock è stato sul punto sempre costruttivo e coerente. Lo scopo perseguito dalla TFA è quello di tutelare gli interessi degli obbligazionisti italiani; la loro difesa può anche passare attraverso un accordo con l’Argentina. A quali condizioni? Vedremo.
