Cartello farmaci

TAR LAZIO: MULTE CONFERMATE A NOVARTIS E ROCHE

Cleary Gottlieb con Hoffmann-La Roche. Gianni Origoni Grippo Cappelli & partners e Linklaters sarebbero al fianco di Novartis. Il procedimento era stato promosso davanti all'Autorità da un'associazione di strutture ospedaliere assistita dallo studio legale Muccio

03-12-2014

TAR LAZIO: MULTE CONFERMATE A NOVARTIS E ROCHE

Il Tar del Lazio ha confermato la multa di 180 milioni di euro decisa dall’Antitrust per le multinazionali Roche e Novartis, accusate di aver fatto cartello per favorire le vendite di un farmaco, il Lucentis, molto più caro ma sostanzialmente identico all’Avastin, per la cura di alcune patologie dell’occhio.

Il procedimento davanti all'Antitrust era stato promosso da una serie di associazioni, tra cui Aiudaps (Associazione Italiana Unità Dedicate Autonome Private di Day Surgery), affiancata da Gian Carlo Muccio e Giorgio Muccio dello Studio Legale Muccio di Bologna; Altroconsumo, rappresentato e difeso da Giorgio Afferni e Guido Scorza dello studio Scorza; e Società Oftalmogica italiana - Soi - Associazione medica oculisti italiani - Amoi, rappresentato e difeso da Raffaele La Placa e Valentino Vulpetti.

Come riportato da TopLegal lo scorso marzo, Novartis Ag è stata rappresentata da Linklaters. In fase di ricorso il cliente sarebbe stato affiancato da Gianni Origoni Grippo Cappelli & partners nelle persone di GianBattista Origoni, Piero Fattori, Antonio Lirosi e da Linklaters nelle persone di Lucio D'Amario e Silvia Di Stefano.

Cleary Gottlieb con un team composto da Mario Siragusa e Pietro Merlino, coadiuvati da Patrick Actis Perinetto è al fianco di F. Hoffmann-La Roche; mentre Rucellai & Raffaelli è al fianco di Roche spa nelle persone di Enrico Adriano Raffaelli, Elisabetta Teti e Paolo Todaro.

Il Tar Lazio ha respinto i quattro ricorsi presentati da Novartis e Roche. L'estrema complessità delle questioni sopra esaminate giustifica, tuttavia – come si legge nella sentenza  – la compensazione delle spese di giudizio fra le parti. 

Sono state, quindi, ritenute valide le conclusioni a cui era giunta l'Autorità, che aveva concluso che "quantomeno dal mese di giugno 2011", F.Hoffmann-La Roche Ltd. e Novartis AG , anche attraverso le controllate Roche Italia e Novartis Farma avrebbero posto in essere - "attraverso incontri diretti e scambi di messaggi" - una concertazione "pervasiva e continuata", contraria all'art. 101, lett. c) TFUE, volta a ottenere una "differenziazione artificiosa" dei farmaci Avastin e Lucentis, "manipolando la percezione dei rischi dell'uso in ambito oftalmico di Avastin".


Notizia rettificata il 4 dicembre 2014 alle ore 12,27: Linklaters specifica che ha seguito Novartis anche nella fase di ricorso, a differenza di quanto era stato comunicato ieri dall'agenzia di comunicazione di una delle parti.

 


 

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