Il Tar Lombardia ha respinto i ricorsi con cui le associazioni Acqua Bene Comune, Federconsumatori e Codacons avevano contestato il metodo tariffario transitorio approvato dall’Aeegsi ed ha avallato pienamente l’operato dell’Autorità, nonché l’interpretazione del quadro normativo post-referendario proposta dalle controinteressate Publiacqua spa e Acea Ato2 spa assistite da Gpa Giuspubblicisti Associati, con un team composto da Eugenio Bruti Liberati e da Alessandra Canuti.
I ricorrenti avevano accusato l’Aeegsi di avere eluso gli esiti della consultazione popolare del 2011, reintroducendo surrettiziamente in tariffa attraverso la voce “oneri finanziari” la remunerazione dei capitali privati considerata indebita in sede referendaria. I giudici amministrativi hanno affermato che l'interpretazione propugnata dai ricorrenti non appare si legge "conforme allo stato attuale della legislazione e riflette invece gli obiettivi politici legittimi, si intende perseguiti da molte associazioni e comitati, obiettivi che potrebbero però essere assicurati soltanto da un radicale intervento del legislatore e non dalla limitata peraltro abrogazione della norma che garantiva una remunerazione del capitale adeguata”, vale a dire certa ed idonea come tale ad assicurare l’afflusso di investimenti privati.
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