A distanza di due anni dall’apertura dell’Italian practice, guidata da Giuliano Iannaccone (in foto), lo studio americano con base a New York, Tarter Krinsky & Drogin, ha deciso di ampliarne la portata, trasformando la divisione dedicata alla clientela italiana in un vero e proprio Italian desk, a cui faranno riferimento altri tre professionisti. A conferma della strategicità della pratica italiana, anche la nomina di un business development and communications specialist a essa dedicata, Francesca De Paolis.
Core business della law firm a stelle e strisce, il composito universo delle pmi. «Se si pensa all’internazionalizzazione e alle esigenze delle imprese italiane all’estero, anche le multinazionali finiscono con l’avere le stesse necessità delle pmi», commenta a TopLegal Iannaccone, che tra i clienti annovera Barilla e Yoox Group. «Secondo la mia esperienza – specifica l’avvocato, nei giorni scorsi in Italia per incontrare clienti e studi con cui stringere accordi di best friendship – all’estero non vale la regola “legali diversi per practice diverse”, ma piuttosto si cercano avvocati poliedrici, che permettano una sorta di esternalizzazione della funzione del general counsel».
Iannaccone ha fatto il suo ingresso come partner nella firm Usa nel marzo 2011, alla guida della divisione dedicata alla clientela italiana, fornendo consulenza e assistenza, sia in inglese che in italiano, a società di varie dimensioni, da quelle in fase di start-up fino alle grandi multinazionali, operanti in diversi settori, tra cui arredamento, moda, beni di lusso e di consumo, e-commerce, architettura e design, food & beverage. Prima di entrare in Tarter Krinsky, Iannaccone (in America da oltre 16 anni) ha maturato la sua esperienza all'interno di Ferrante law firm.
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