È stato siglato oggi a Roma, in occasione dell’inaugurazione della Fiera Forum PA, l’accordo tra il Consiglio nazionale del notariato italiano e la Federazione svizzera dei notai per mettere a disposizione del Notariato svizzero gratuitamente il proprio know-how in campo giuridico/informatico.
Dopo aver considerato le più importanti realizzazioni europee, il Notariato svizzero ha individuato nei colleghi italiani i partner preferibili, in ragione dell'ampiezza e della qualità delle soluzioni sviluppate, per informatizzare le procedure elvetiche in campo immobiliare e in altri settori dell'attività notarile al fine di incrementarne l'efficienza e la sicurezza. L’accordo prevede l’assistenza gratuita al Notariato svizzero in un quadro di collaborazione reciproca.
In Italia, tutti i notai distribuiti nel territorio sono collegati attraverso la rete informatica del Notariato (Rete Unitaria del Notariato), che - 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno - garantisce la connessione telematica con: l’Agenzia del Territorio; l'Agenzia delle Entrate; Infocamere; il Pubblico Registro Automobilistico; il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Inoltre, da fine 2008, il Notariato partecipa al progetto Reti Amiche del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione per l'accesso ai dati anagrafici e la distribuzione dei relativi certificati, sotto la vigilanza del Ministero degli Interni.
Ogni anno, tramite la Rete Unitaria del Notariato, i cui costi di impianto e di gestione, anche contabile, sono a carico del Notariato, vengono trasmessi ai Pubblici Registri circa 4 milioni di atti immobiliari e societari ed effettuate circa 30 milioni di visure.
L’utilizzo della firma digitale a norma di cui il Consiglio Nazionale è certificatore dal 2002, ha costituito il primo esempio di e-government nel settore.
Dal 2001 l’affidamento ai notai della responsabilità dell’iscrizione nel registro delle imprese delle costituzioni e dei verbali societari ha ridotto radicalmente il tempo necessario, da 30/150 giorni a poche ore: per il Notariato italiano “un’impresa in un giorno” è già realtà.
Nel 2008 attraverso la rete informatica dei notai sono stati versati 6,5 miliardi di euro (quasi lo 0,50% del PIL) di imposte indirette e plusvalenze senza alcun aggio per lo Stato, anche se non riscossi dal cliente.