Con sentenza n. 02479/2015 il Consiglio di Stato ha confermato la multa da 103,7 milioni comminata dall'Antitrust a Telecom Italia per abuso di posizione dominante. A presentare denuncia erano stati gli operatori alternativi Wind, Fastweb, Vodafone Italia, Bt Italia e l'Associazione italiane internet provider.
Fastweb è stata assistita da un collegio difensivo di cui hanno fatto parte Andrea Guarino, Gustavo Olivieri e Luca Tufarelli e Renzo Ristuccia di Ristuccia & Tufarelli nonché Stefano Calabretta. Wind Telecomunicazioni da Mario Libertini e da Beniamino Caravita Di Toritto e Sara Fiorucci di Beniamino Caravita di Toritto e Associati; AII-Associazione Italiana Internet Provider, da Andrea Valli di Valli Mancuso e Associati; Vodafone Omnitel Nv da Fabio Cintioli dello studio Cintioli & Associati e da Alessandro Boso Caretta di Dla Piper. Bt Italia da Rino Caiazzo, Sergio Fienga, Francesca Costantini dello studio Caiazzo Donnini Pappalardo e Associati.
La sesta sezione del Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di Telecom contro la sentenza del Tar che già in primo grado aveva confermato la sanzione.
L'Antitrust aveva multato Telecom per abuso di posizione dominante nella fornitura di servizi di accesso all'ingrosso alla rete e alla banda larga. Il Consiglio di Stato ha inoltre condannato Telecom al pagamento delle spese legali per 32mila euro.
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