di Valentina Magri e Francesca Lai
Raddoppiare la propria capacità rinnovabile, passando da 2 a 5 GW entro il 2030, sviluppando 500 MW di impianti di accumulo elettrico. Ecco l’obiettivo sfidante di Edison che, dopo un secolo di storia nel settore energetico, punta a vincere la sfida della decarbonizzazione.
Se per Edison l’obiettivo è la neutralità carbonica, il mezzo è una strategia di sostenibilità integrata con le altre funzioni aziendali. «L’integrazione della sostenibilità nella strategia industriale di Edison è evidente nella coerenza tra gli obiettivi aziendali e i principi Esg (Environmental, social, and governance) », spiega Barbara Terenghi, executive vice president of sustainability di Edison. L’azienda si è allineata con la tassonomia europea e le normative di rendicontazione, e ha fissato obiettivi di sostenibilità al 2030, resi pubblici e correlati al sistema di remunerazione del management.
Terenghi approfondirà il tema nel suo intervento all’interno dell’Esg Summit di TopLegal. L’evento, che si terrà mercoledì 18 settembre 2024 a Milano, è rivolto a direttori legali aziendali e giuristi d’impresa, esperti di compliance, direttori affari societari, responsabili della sostenibilità, responsabili marketing e comunicazione delle aziende. L’Esg Summit è organizzato in collaborazione con Banco Bpm e sostenuto dai supporter Asvis (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), Consumers’ Forum, World Energy Council (Wec) Italia, EticaNews e dal sustainability partner Up2You.
In Edison la sostenibilità è diventata un asse strategico del piano industriale del gruppo e si articola lungo tre principali direttive: produrre energia sostenibile, dare valore aggiunto ai servizi energetici e contribuire attivamente alla sicurezza del sistema energetico nazionale.
«L’approccio dell’azienda alla sostenibilità è sistemico – afferma Terenghi –. Non si limita alla produzione di energia, ma abbraccia anche l’efficienza energetica per gli utenti industriali, residenziali e per le amministrazioni pubbliche, promuovendo la transizione verso il "green gas" e l’elettrificazione».
Un aspetto distintivo della strategia di Edison è l'uso della governance per integrare la sostenibilità nel processo decisionale. Il Consiglio di amministrazione, affiancato dall'amministratore delegato e dallo stakeholder advisory board, definisce gli obiettivi di sostenibilità di medio e lungo termine, supportato da un sistema di risk management focalizzato sui rischi Esg. Inoltre, nel 2023 Edison ha ulteriormente ampliato l’integrazione della sostenibilità all’interno del proprio framework di gestione del rischio, avviando l'implementazione della Corporate sustainability reporting directive (Csrd) a partire dagli European sustainability reporting standards (Esrs), da tempo implementati nella rendicontazione aziendale.
Edison ha già implementato con successo la sua strategia di sostenibilità attraverso vari progetti. Un esempio emblematico è la collaborazione con lo stabilimento Michelin di Cuneo, il più grande in Europa occidentale, dove l’azienda ha contribuito alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e alla transizione verso il "Net Zero" entro il 2050. Grazie all'installazione di impianti di trigenerazione e fotovoltaici, e all’utilizzo di biomassa legnosa locale, Edison è riuscita a coprire il 97% del fabbisogno energetico dello stabilimento, dimostrando come la sostenibilità possa generare valore economico e ambientale.
Un altro esempio è il lavoro svolto con le amministrazioni pubbliche, tra cui il Comune di Perugia, dove Edison ha implementato soluzioni di "adaptive lighting" che hanno garantito un risparmio energetico del 65%, migliorando al contempo l’efficienza dell’illuminazione pubblica.
L’implementazione dei criteri Esg nel settore energetico non è priva di sfide. Terenghi evidenzia la doppia anima delle normative attuali, così complesse da rischiare di trasformarsi in un onere burocratico. «La deriva degli obblighi di rendicontazione è la perdita dello spirito originario della sostenibilità – aggiunge Terenghi –. Tuttavia, queste normative giocano un ruolo cruciale nel convogliare investimenti verso l’economia della transizione, consentendo alle imprese di innovare e adattarsi alle sfide del cambiamento climatico».
La chiave di volta sta nella scelta del giusto approccio: «La transizione energetica non deve essere vista solo come una necessità ambientale, ma come un’opportunità per creare valore a lungo termine per le aziende, i clienti e la società nel suo complesso», conclude Terenghi.
Barbara Terenghi sarà relatrice all’Esg Summit di TopLegal. Clicca qui per iscriverti gratuitamente all’evento