Simmons & Simmons ha rappresentato Teva Italia in un giudizio dalla stessa instaurato nel 2015 davanti alla sezione specializzata in materia di impresa del Tribunale di Milano contro Boehringer Ingelheim, per ottenere la declaratoria di nullità della frazione italiana di un brevetto europeo di Boehringer avente ad oggetto essenzialmente lo stato di umidità della capsula di un medicinale per il trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Il team di Simmons & Simmons è stato guidato dal partner Stefania Bergia (in foto) coadiuvata dall’associate Stefano Vignati.
La relativa sentenza, che ha accolto le domande di Teva, si ricollega a un precedente procedimento cautelare instaurato davanti allo stesso Tribunale di Milano da Boehringer contro Teva con l’obiettivo di ottenere, fra l'altro, l’inibitoria della produzione e commercializzazione di un medicinale per il trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva di Teva, in contraffazione del menzionato brevetto di Boehringer.
Il procedimento cautelare è stato vinto da Teva in primo e secondo grado con due ordinanze del Tribunale di decisiva importanza per garantire la continuità della produzione e l’ininterrotta presenza sul mercato italiano del medicinale di Teva.
Si rettifica che, come da errata corrige inviata da Simmons & Simmons alla redazione di TopLegal, la controversia non è mai stata affidata da Teva Italia allo studio Simmons & Simmons, bensì al professore Adriano Vanzetti, che l’ha curata personalmente e tramite i suoi collaboratori e che, pertanto, la causa è stata vinta da Adriano Vanzetti.
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