THYSSEN:«IL GIUDIZIO ALLONTANA GLI INVESTITORI»

18-04-2011

THYSSEN:«IL GIUDIZIO ALLONTANA GLI INVESTITORI»

«Una sentenza che potrebbe scoraggiare gli investitori stranieri a venire in Italia». A dirlo è Mario Zanchetti (in foto), penalista e professore ordinario di diritto penale all'università Carlo Cattaneo, in riferimento al giudizio emesso dal Tribunale di Torino nel processo sul rogo alla ThyssenKrupp, in cui rimasero uccisi sette operai.


Il Giudizio emesso dal Tribunale di Torino nei confronti dei vertici della ThyssenKrupp, potrebbe cambiare i dettami in materia di sicurezza sul lavoro?
Spero di no. Mi auguro che una sentenza del genere sia stata emanata alla luce degli elementi emersi dalla vicenda in esame. Certo, il fatto che sia la prima volta che il Pm (Raffaele Guariniello ndr) chieda il dolo vuol dire che chi ha commesso il reato ha accettato i rischi connessi alla morte degli operai.
La differenza tra colpa e dolo, infatti,  è sottile ma fondamentale; per attribuire il dolo, infatti, è necessario, che chi ha commesso il reato accetti il rischio. Altrimenti per tutti i casi di chi viola una regola cautelare grave ci sarebbe dolo, invece che colpa.
Per fare capire la differenza faccio spesso l'esempio di qualcuno che corre in auto a 300 all'ora, il quale è consapevole che potrebbe cagionare la morte di altre persone, ma ciò non vuol dire che accetta il rischio di causare la morte di qualcun'altro. Di conseguenza per attibuire il dolo è emerso che non solo i responsabili erano a conoscenza del rischio ma lo hanno accettato.

Ora se così non fosse, però, sarebbe una sentenza sbagliata e pericolosissima.
A parer mio non c'èra la necessità di scavalcare la colpa per chiedere il dolo, anche perché, in termini di pena, per omicidio colposo plurimo la pena massima è di 15 anni, per dolo 21 anni, per cui attribuendole 16 e mezzo i giudici hanno riconosciuto delle attenuanti.

Secondo lei l'appello confermerà il verdetto o lo ribalterà?
Sarà una questione di merito. Questa è una sentenza esemplare, ma se non c'erano i requisiti per il dolo, è molto grave e serve solo a livello mediatico. Questo è quel tipo di sentenza che allontana gli investitori stranieri dall'Italia. Personalmente ho già avvertito una certa preoccupazione da parte degli industriali, quando Guariniello ha presentato la richiesta per dolo e adesso, clienti stranieri, mi stanno chiedendo stralci di giornali per capire cosa succede.

A parer suo, la sentenza del tribunale di Torino, innescerà un meccanismo di maggior prevenzione e intervento nelle imprese in materia di sicurezza sul lavoro?
Il pensiero di questo lo trovo offensivo nei confronti degli imprenditori, del resto, non credo che la sentenza di dolo, piuttosto che di colpa, faccia si che chi ha l'intento di commettere il reato, venga scoraggiato.
Le sentenze esemplari non sono mai servite a niente, acutizzano il senso di autogiustificazione di chi commette reati maggiori.

Cosa intende?
Questa è percepita come una sentenza ingiusta, di conseguenza si crea solidarietà tra colpevoli. L'acutizzazione della pena non serve al fine di ridurre i reati. Ne sono un esempio chiaro gli Stati Uniti, infatti, studi scientifici dimostrano che tra uno stato in cui è in vigore la pena di morte e uno in cui non è in vigore, il tasso di reati è uguale.


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