Continua la partita fra Tim e il governo italiano sulla questione del golden power, l'istanza di controllo e vigilanza delle autorità sulle strutture strategiche di telecomunicazione a cui ha dato corpo l'esecutivo con due decreti negli scorsi mesi, per ovviare al ruolo di Vivendi, azionista di maggioranza con il 23,9%.
Secondo quanto riportato dal Il Sole 24 Ore, Tim, assistita da Claudio Tesauro di BonelliErede, avrebbe già consegnato a fine dicembre il piano per adempiere alle prescrizioni sul golden power, in anticipo rispetto al termine del 16 gennaio.
La volontà dell'azienda sarebbe quella di arrivare a una soluzione consensuale senza dover ricorrere contro i decreti. La società guidata da Amos Genish ha, infatti, già lasciato scadere i termini legali per un eventuale ricorso al Tar del Lazio. Rimangono ancora aperti, invece, i tempi per un ricorso al Presidente della Repubblica (in scadenza il 13 febbraio).
In attesa anche Vivendi, affiancata da Filippo Modulo di Chiomenti, che non ha ancora sfruttato la possibilità di ricorrere contro i due decreti, in quanto l'intenzione sarebbe di facilitare la trattativa tra lo Stato e Tim.
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