Sono Marco Nicolini e Andrea Rosi Piermartini, per la parte societaria, Livio Esposizione, per la parte relativa all’Opa, e Giorgio Alù, per le questioni regolatorie, i legali dello studio Tonucci & Partners ad assistere la cordata formata da Aeroflot e Unicredit Banca Mobiliare in corsa per la conquista di Alitalia. Un’operazione del valore di 3 miliardi di euro.
Lo studio fondato da Mario Tonucci ha assunto il mandato circa una decina di giorni fa. Ciò grazie a una serie di combinazioni. La prima è relativa al fatto che Aeroflot si è appoggiata per gli aspetti regolamentari europei dell’operazione a Mayer, Brown, Rowe & Maw, studio con cui Tonucci & Partners ha da diverso tempo stretto un’alleanza, per gli aspetti regolamentari europei dell’operazione. La seconda, e sicuramente non meno importante, è che Tonucci & Partners conosceva a menadito l’operazione Alitalia, essendo arrivato secondo, subito dietro Chiomenti, nella gara per ottenere dal Tesoro il mandato per la privatizzazione della compagnia aerea. Lo studio italiano ha inoltre collaborato in diverse operazioni con l’advisor industriale che assiste Aeroflot e Unicredit Banca Mobiliare in questa operazione, Roland Berger. Tra queste, la dismissione da parte di Autostrade di tutta la gestione degli Autogrill e delle stazioni di servizio e, nella gestione, per conto delle Agenzie delle Entrate, della transazione del debito fiscale della Lazio sotto la presidenza Lotito.
Riguardo a un possibile ingresso di Air France (assistita da Francesco Gianni) in questa cordata, i legali di Tonucci & Partners fanno sapere che al momento i francesi sono “alla finestra”. Secondo indiscrezioni, infatti, pare che Air France sia più attirata dall’idea di mettere le mani sulla torta Iberia, piuttosto che sul pasticcino italiano.
Gli altri studi coinvolti nel deal di Alitalia sono Cleary Gottlieb e d’Urso Munari Gatti, che assistono la cordata formata da Texas Pacific Group, Matlin Patterson e Mediobanca, e Clifford Chance, Pavesi Gitti Verzoni, Bonelli Erede Pappalardo (per gli aspetti antitrust) e Angelo Clarizia (per la parte amministrativa) che assistono Air One e Intesa Sanpaolo che, stando alle parole del ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, sembra la più accreditata alla vittoria finale.
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