Tonucci vince al Consiglio di Stato nella vicenda che ha visto contrapposti il Comune di Ferentino e l'Impresa Sangalli in relazione alla previsione di una soglia di sbarramento nell'appalto pubblico, del valore di circa 13 milioni di euro, per l'affidamento del servizio di gestione dei rifiuti nel territorio comunale.
Il partner Alberto Fantini (in foto), già legal advisor del Comune di Ferentino nella fase di organizzazione del bando di gara, ha assistito l'ente sia davanti al Tar che al Consiglio di Stato a seguito del ricorso della Sangalli.
Da ultimo, il Consiglio di Stato, con sentenza 5468/2015, confermando quanto stabilito dal Tar Lazio, sezione di Latina, ha ritenuto legittima la previsione di una soglia di sbarramento nel bando di gara per l'affidamento del servizio d'igiene urbana, riconoscendone l'adeguatezza anche laddove sensibilmente superiore a un livello di astratta sufficienza (nel caso di specie pari al 71,42 % del massimo assegnabile all'offerta tecnica).
Il giudice amministrativo a tal proposito, ha sottolineato come la scelta dei criteri selettivi rientri nella sfera tipica della discrezionalità tecnico-amministrativa, ambito in cui il sindacato giurisdizionale è ammesso unicamente nei casi di abnormità, sviamento o manifesta illogicità. Nel caso in questione il Collegio non ha rinvenuto tali condizioni patologiche, ritenendo la scelta della soglia di sbarramento del tutto ragionevole e coerente con l'obiettivo primario, fissato nel bando di gara, di migliorare nel breve periodo la performance della raccolta differenziata.
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