Si è tenuto il 12 giugno scorso il primo TopLegal Summit con alcuni tra gli avvocati più illustri del settore. Dall'incontro sono scaturiti una serie di dibattiti che TopLegal ha raccolto nell'analisi pubblicata nel numero di Luglio-Agosto. Mentre, sul sito, da oggi sono disponibili i video delle interviste con alcuni dei protagonisti dell'evento.
L'incontro ha segnato un passaggio importante nel percorso di sviluppo del settore legale italiano. È emerso che per affrontare le sfide competitive in arrivo sarà necessario un processo di profonda innovazione. A cominciare da una presa di coscienza di cosa possa davvero significare il concetto di studio-come-impresa.
Volendo identificare una parola chiave emersa al Summit, capace di sintetizzare la forza intrinseca dell’attuale fase di cambiamento, la scelta cade indiscutibilmente su: commodity. Appariva, fino a non molto tempo fa, una prospettiva lontana. Ma i ripetuti interventi dei general counsel l’hanno dipinta come una scomoda realtà. Quanto possa essere dirompente la progressiva trasformazione in commodity del servizio legale, o di parti sempre più ampie delle attività, è un’equazione complessa da risolvere. E sarà ambito di esplorazione per TopLegal nei prossimi mesi.
In base alle risultanze dell’incontro, in ogni caso, già oggi si può comunque prevedere in quali ambiti gli effetti dei nuovi equilibri tra clienti e studi legali saranno accelerati: in primo luogo sui prezzi (fenomeno già evidente); quindi sulla struttura del servizio offerto (che si sposterà dalla prestazione una tantum a quella pianificata di medio periodo); dunque sulla struttura degli studi legali (per i quali sarà importante riflettere su politiche di posizionamento e brandizzazione dell’attività).
Innovazione