Il mondo legale entra nella discussione istituzionale sulla governance societaria. Consob, infatti, con delibera 18049 dello scorso del 23 dicembre, ha modificato il regolamento emittenti (Re) in materia di trasparenza delle remunerazioni, ai sensi dell'articolo 123-ter del Tuf. Sulla delicata materia, prima di arrivare all’emanazione del provvedimento, la Commissione di Giuseppe Vegas aveva chiesto i pareri degli operatori, e quindi aveva avviato un’ampia consultazione dei partecipanti al mercato nel mese di ottobre, sentite la Banca d’Italia e l’Isvap. Consultazione cui hanno partecipato una ventina di soggetti, tra cui almeno quattro studi legali: Baker & McKenzie, Studio Legale Bassilana e Associati, Studio Legale Legance e una squadra composta da The European House Ambrosetti e Studio Legale Bonelli Erede Pappalardo. Cui occorre aggiungere gli interventi individuali di nomi di spicco, come i professori Daniele Santosuosso (nella foto) e Guido Ferrarini (assieme alla dottoressa Maria Cristina Ungureanu).
I riflettori sulla retribuzione dei manager si sono accesi alla fine del 2010 in seguito alle liquidazioni milionari pagate da Unicredit e Generali per l’uscita di scena rispettivamente del ceo Alessandro Profumo e del presidente Cesare Geronzi. In un clima di grande interesse sociale sui maxistipendi, Consob era già intervenuta sulla materia, in via transitoria, lo scorso mese di febbraio attraverso una comunicazione di carattere generale contenente richieste e raccomandazioni volte a favorire una maggiore trasparenza in materia di remunerazioni, con riguardo al solo esercizio chiuso a partire dal 31 dicembre 2010. Con le ultime modifiche deliberate a dicembre, l’intervento è stato più strutturale. Consob ha voluto migliorare l'attuale disciplina di trasparenza in tema di compensi e di estendere gli obblighi di disclosure anche alla politica in materia di remunerazioni adottata dalle società, introducendo nel regolamento emittenti l'articolo 84- quater, intitolato "Relazione sulla remunerazione". In tale nuovo articolo si chiede alle società quotate di mettere a disposizione del pubblico presso la sede sociale, almeno 21 giorni prima dell'assemblea di bilancio, una relazione sulla remunerazione, articolata in due sezioni.
La consultazione si è chiusa in data 11 novembre 2011. Hanno partecipato diverse organizzazioni istituzionali, tra cui Abi, Assonime, Confindustra e il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti. Per l’avvocatura, l’intervento è avvenuto su iniziativa di singoli studi, concentrati sulla richiesta di maggiore chiarezza interpretativa delle norme, di una più agevole trasposizione procedurale delle stesse, di una più dettagliata esplicazione riguardo agli strumenti finanziari usati come remunerazione e di una accentuata trasparenza delle remunerazioni legandole a risultati di medio-lungo periodo.
Per Backer & McKenzie il documento con le osservazioni è firmato dagli avvocati Alberto Fornari e Ludovico Rusconi. Per Bonelli hanno partecipato alla consultazione gli avvocati Marcello Giustiniani e Carlo Montagna. Per Legance, che ha sottolineato come le proprie indicazioni siano il frutto anche di un «prezioso confronto con Amplifon spa, primaria società quotata», i riferimenti indicati sono quelli degli avvocati Giorgio Vanzanelli e Antonella Calogiuri.
TAGS
BonelliErede, Baker McKenzie, Legance, Bassilana MarcelloGiustiniani, GuidoFerrarini, AntonellaCalogiuri, GiorgioVanzanelli, LudovicoRusconi, CarloMontagna, AlbertoFornari, Daniele UmbertoSantosuosso, Maria CristinaUngureanu Amplifon, Assonime, Banca d'Italia, Confindustria, Consob, ABI, Isvap, Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili