È attesa per oggi la riunione del consiglio arbitrale che dovrà provare a risolvere le questioni della famiglia Caprotti.
Il fondatore di Esselunga Bernardo Caprotti ha scelto di rivolgersi a tre arbitri per ridefinire le caratteristiche del patrimonio, oggetto di discussione dei figli di primo letto Giuseppe e Violetta. A fianco del capo famiglia ci sarà Pietro Trimarchi, Natalino Irti seguirà i dei due figli, mentre Ugo Carnevali sarà il presidente. Per sostenere le ragioni delle parti scendono in campo anche gli avvocati: Michele Carpinelli (di Chiomenti), Massimo Confortini e Antonio Rizzi che difendono i figli, Massimo Dattrino, Giorgio De Nova e Salvatore Trifirò (Trifirò & Partners) per Caprotti.
Era febbraio del 2011 quando Caprotti, senza informare i figli né versare loro alcun corrispettivo, prese la decisione di reintestarsi l'intero pacchetto azionario di controllo che aveva in precedenza (nel 1996) diviso in parti uguali con gli eredi (tenendo per sé l'8,1% di Supermarkets Italiani, la holding che controlla il 100% di Esselunga, e l'usufrutto su metà delle quote in possesso di ogni erede). A fine 2011, Giuseppe e Violetta si sono rivolti al tribunale chiedendo il sequestro delle azioni a loro intestate, richiesta respinta dal giudice.
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