Una sentenza del giudice Cesare de Sapia della Sezione specializzata in proprietà industriale ed intelettuale del Tribunale di Milano ha sanzionato l'imitazione dei prodotti dell'avversario anche se non registrati, nel settore moda, costituendo un'importante precedente nell'ambito dell'abbigliamento informale e non solo. G-Star, attivo a livello internazionale come produttore di jeans e abbigliamento casual, ha incassato la vittoria contro Venus 0.01 Spa e Anvi Spa, conseguita grazie alla difesa dello studio Trevisan & Cuonzo, e il risarcimento riconosciuto dal Tribunale di Milano, con precisi criteri di calcolo, dell'importo di 120.000 euro.
La sentenza del Tribunale di Milano ha ritenuto Venus 0.01 Spa e Anvi Spa responsabili di concorrenza sleale per imitazione servile, avendo introdotto in commercio jeans imitativi del modello Elwood di G-Star, e inoltre per aver contraffatto il modello comunitario registrato Limit Regular. L'importanza della sentenza risiede nel fatto che il giudice de Sapia abbia sancito che un capo di abbigliamento con design distintivo può essere tutelato anche se non registrato, ma solo sulla base di norme che censurano gli atti di concorrenza sleale . Oltre all'importo di 120.000 euro Venus 0.01 Spa e Anvi Spa dovranno farsi carico della refusione delle spese di lite, dell'ordine di inibitoria e provvedere alla pubblicazione della sentenza.
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Trevisan & Cuonzo Anvi, Venus, G-Star