di Valentina Magri
Il 60% delle imprese italiane non conosce in modo approfondito il funzionamento del Tribunale unificato dei brevetti (Tub) e del brevetto europeo unitario. Lo rivela un’indagine realizzata da Metrica Ricerche per Trevisan & Cuonzo, che ha sondato le opinioni di 200 aziende con oltre 20 addetti, titolari o che gestiscono prodotti tutelati da brevetti, appartenenti a diversi settori merceologici, con un fatturato annuo tra 10 e 50 milioni di euro. Lo studio è stato presentato a Roma il 15 luglio scorso, durante l’evento “Il Tub all’avvio della divisione centrale di Milano: una sfida per le pmi”, organizzato da Conflavoro (la principale associazione di categoria delle piccole e medie imprese italiane appartenenti ai più diversificati settori economici del Paese) con il supporto di Trevisan & Cuonzo, knowledge partner di Conflavoro per l’iniziativa.
La ricerca ha rivelato che le aziende intervistate in più della metà dei casi (56,5%) sono dotate di personale interno in grado di interagire efficacemente con professionisti stranieri in tema di brevetti. Secondo lo studio, circa il 96% dei responsabili degli uffici legali delle imprese italiane intervistate ha sentito parlare di brevetto unitario e Tub, a fronte di un solo 19% che li conosce bene entrambi e del 60% che dichiara di non conoscerne in maniera approfondita i meccanismi di funzionamento. Oltre il 98% delle imprese ha espresso un giudizio positivo sulla maggiore velocità del Tub nell’emanazione dei provvedimenti con un largo distacco rispetto ad altri vantaggi potenzialmente citati. Emerge tuttavia, nell’80% dei casi, una scarsa conoscenza dell’apertura quest’anno della divisione centrale del Tub a Milano, che solo il 14% percepisce come un valore molto positivo per il territorio, la Lombardia in particolare.
Gabriele Cuonzo, managing partner di Trevisan & Cuonzo (nella foto sopra), sottolinea: «La riforma del brevetto unitario e del Tribunale unificato dei brevetti ha cambiato radicalmente il sistema brevettuale in Europa». A suo avviso, le pmi dovrebbero cogliere le potenzialità di questo strumento, ancora non conosciuto appieno, per aumentare la propria competitività in Europa e tutelare l’innovazione in maniera efficiente e strategica, consentendo una tutela estesa ad un mercato di oltre 300 milioni di persone, con un Pil di oltre 12 mila miliardi di euro. «Non è stato facile per Milano, e l’Italia, ottenere la terza sezione Centrale del Tub, ma anche grazie al prezioso contributo delle nostre istituzioni possiamo dire con orgoglio di essere ormai al centro del contenzioso brevettuale europeo», chiosa Cuonzo.
Trevisan & Cuonzo sponsor dell’Osservatorio IP
Trevisan & Cuonzo è anche sponsor dell’Osservatorio Intellectual Property di TopLegal, che verterà sulle nuove frontiere dell’IP, quali digitalizzazione, intelligenza artificiale e assistenza legale in merito a questi temi. La ricerca sarà presentata a Milano mercoledì 25 settembre 2024. Tra i relatori, Gabriele Cuonzo, managing partner di Trevisan & Cuonzo.