Ristrutturazioni

Tullio e Rinaldi nel concordato della società meccanica Cms

Global Strategy ha agito in qualità di advisor industriale

14-12-2017

Tullio e Rinaldi nel concordato della società meccanica Cms

Con il provvedimento dello scorso 6 dicembre, il Tribunale di Modena ha decretato l’ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità per Cms, azienda meccanica fondata nel 1975 e di proprietà delle famiglie Salda, Cassanelli e Migliori, affiancata dallo studio Tullio per quanto riguarda i profili legali, da Rinaldi in qualità di advisor finanziario e da Global Strategy come advisor industriale.

L'azienda è stata interessata tra la fine del 2015 e sino al 2017 da una forte contrazione del mercato di riferimento che ha generato un forte calo di volumi di fatturato e l’ha portata a dover affrontare una importante azione di ristrutturazione industriale e finanziaria.

Lo studio Tullio ha agito con un team composto dai partner Antonio Tullio e Luigi Caselli.

Rinaldi, come advisor finanziario, ha assistito Cms con i partner Paolo Rinaldi (in foto), Simone Clementelli e Alessandro Savoia.

Global Strategy, quale advisor industriale, ha operato con i partner Antonella Negri Clementi e Marco Marinoni.

Dopo un prima tentativo di negoziazione con il ceto bancario protrattosi per tutto il 2016, l'acuirsi della crisi tra la fine dello stesso anno e l’inizio del 2017 ha spinto la società a fare ricorso, lo scorso aprile, a una procedura di concordato preventivo al fine di preservare la continuità dell’azienda e con essa la tutela dell’occupazione e i diritti dei propri creditori. La società inoltre è riuscita a gestire con le rappresentanze sindacali un accordo che ha portato e porterà alla riduzione dei livelli occupazionali, e allo stesso tempo a garantire e salvaguardare i posti di lavoro a circa 170 dipendenti a regime.

Il Tribunale di Modena nel dare il via libera alla procedura di concordato ha nominato Giambattista Vignola quale commissario giudiziale. Con il decreto di ammissione alla procedura di concordato la parola passa ora ai creditori, che saranno chiamati, il prossimo 28 marzo 2018, a dare una propria valutazione al procedimento, e alla proposta concordataria formulata da Cms che prevede, a fronte di un passivo concordatario di 46 milioni di euro, un soddisfacimento integrale dei creditori privilegiati, e un pagamento sino al 40% di quanto complessivamente vantato dai creditori chirografari, in funzione alle rispettive classi di appartenenza.

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