L'ultima in ordine cronologico è l'uscita di Aldo Calza di Dla Piper per fondare la sua boutique specializzata in diritto del lavoro, help, tHe Employment Law Plant. Ma nel corso dei primi nove mesi del 2011 abbiamo registrato molti spostamenti sulla scacchiera dei lateral hire nel settore Labour.
Tornando a Calza la sua è stata una scelta, quella di lasciare la law firm, nella quale era responsabile del dipartimento di diritto del lavoro dal 2007, dettata, come egli stesso ha dichiarato a TopLegal.it, «da scelte professionali», che lo hanno portato a creare help, tHe Employment Law Plant, insieme ad altri tre soci, Iacopo Aliverti Piuri, anch'egli da Dla Piper, Stefania Maglienti ex Toffoletto e Dla Piper e Sharon Reilly, ex Toffoletto. Quello ideato da Calza, come egli stesso ci tiene a precisare, «non è un network, ma uno studio associato, infatti anche gli avvocati stranieri saranno soci dello studio». La boutique, che al momento oltre i quattro soci conta due collaboratori e un associate, è focalizzata, esclusivamente sul Labour e ha preso il via con tre sedi: Milano, presidiata da Calza e Reilly, Palermo con Maglienti e Aliverti Piuri e Roma, nella quale al momento si danno il cambio i vari soci, ma come dichiarato da Calza, «Stiamo cercando un partner che sarà responsabile per la sede di Roma». Lo studio, che tra i progetti futuri ha quelli di aprire a Londra, Parigi, Berlino e Bruxelles, ha tra gli altri, l'obiettivo di sbarcare in America, «Abbiamo avviato trattative anche per aprire a New York», rivela Calza.
Sul fronte Dla Piper, invece, hanno già avviato la ricerca di un professionista, dopo l'uscita di Calza, come conferma Federico Sutti, regional managing partner della law firm anglosassone, «La ricerca è iniziata già molto prima dell'estate visto che Aldo ci aveva comunicato la sua intenzione di tornare a svolgere la professione in uno studio meno organizzato. Aldo ha anche partecipato con noi ad alcuni colloqui dandoci qualche suggerimento». Sutti, poi, specifica meglio la figura ideale per Dla Piper, «Attualmente il dipartimento conta 2 soci, entrambi basati a Roma (Giampiero Falasca e Fabrizio Morelli ndr), e quindi l'idea è senz'altro quella di cercare un professionista / socio anche per Milano, dove peraltro lavora la maggior parte dei soci Corporate dello studio. Se consideriamo il lavoro originato dai soci Falasca e Morelli , il lavoro generato dagli altri soci della practice italiana e i referral internazionali, la practice di diritto del lavoro conta attualmente su più di 2,5 milioni di fatturato, composto da attività sia transactional che di tipo contenzioso. L'intenzione è quella di avere un socio con esperienza sia in attività transactional che di contenzioso anche su Milano».
Quella di Calza, però è solo l'ultima boutique specializzata in Labour nata nel 2011. Lo scorso aprile tre dei soci di Eversheds Bianchini, Sergio Barozzi, Giovanni Battista Benvenuto e Giorgio Scherini, hanno lasciato lo studio inglese e con Giulietta Bergamashi, hanno dato vita allo studio giuslavoristico, Lexellent.
Eversheds è, allora, corso ai ripari, prendendo, da Daverio & Florio, Marcello Floris, nuovo responsabile del dipartimento di diritto del lavoro della law firm. Dipartimento che conta anche Elena Spanu e Cristina Carati, quest'ultima arrivata lo scorso luglio da Ughi e Nunziante.
Anche Tonucci ha dovuto fare i conti con uno spin off, che ha dato vita a Quorum, all'interno del quale sono confluiti quattro dei principali esponenti del dipartimento di Labour, Corrado Cardarello, Andrea Patrizi, Francesco d’Amora e Andrea Marziale. Tonucci ha risposto alle uscite, cercando di ricostruire il team di lavoristi riprendendo in studio Cristina Mazzamauro e Carlo Bruni, che in passato avevano già lavorato per lo studio.
Ma come preannunciato, le mosse degli studi legali nel Labour sono state numerose, oltre che accurate. Ha iniziato “la partita” Delfino Willkie Farr & Gallagher con l'ingresso, lo scorso gennaio, di un socio, Massimo Dramis, nuovo responsabile del dipartimento di diritto del lavoro dello studio, che aveva già guidato il team di Labour di Rinaldi e associati. Dramis ha portato con se la senior associate Patrizia D'Ercole. A marzo è stata la volta di Aldo Palumbo, che ha lasciato la guida del dipartimento di Labruna Mazziotti Segni per entrare, come partner in Toffoletto e soci.
A giugno, invece, Cbm & partners, ha, ulteriormente potenziato la propria practice lavorista, guidata da Claudio Morpurgo, con Luca Bruno (ex Lablaw e Tls), che entra come senior associate e Andrea Paglia, associate, (proveniente da Di Martino e associati). Freshfields ha scelto invece di puntare sulla crescita verticale, all'interno dello studio, con la promozione a socio del lavorista Luca Capone.
Tra le nuove insegne del mercato legale del 2011 c'è anche Giglio & Scofferi. Vincenzo Fabrizio Giglio ha iniziato la sua attività professionale in Toffoletto per poi approdare in Lablaw, mentre Mario Scofferi, anch'egli ex Toffoletto, ha maturato la sua esperienza in Bonelli Erede Pappalardo, fino all'apertura dello studio individuale e quindi all'apertura della boutique di Labour con Giglio.
Ma lo studio che in assoluto è andato più vicino allo scacco è Lablaw. Lo studio lavorista ha, infatti, inaugurato l'anno con la notizia della fondazione dell'alleanza internazionale L&E Global, insieme ad altri studi specializzati in diritto del lavoro e con sedi tra l'Europa e gli Stati Uniti. Nel corso di questo mese, invece, lo studio ha inaugurato ben due sedi, a Padova e Pescara; la prima affidata al managing partner Stefano Barillari (che è confluito nello studio con il team del suo studio individuale), la seconda sotto la guida di Andrea Bonanni Caione, che ha lasciato lo studio che ha contribuito a fondare Lamparelli Bonanni Caione, portandosi dietro anche Donatella Di Felice, come associate.
Sempre Lablaw, secondo quanto risulta a TopLegal.it, starebbe portando all'interno dello studio Olimpio Stucchi, che lascerebbe, quindi, la guida del dipartimento di lavoro di Carnelutti, il quale intanto avrebbe già individuato un nuovo professionista, Valentina Pomeres di Sj Berwin, da portare all'interno della practice.
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