Assistita da Skadden Arps e da BonelliErede per gli aspetti di diritto italiano, ExxonMobil ha completato l’acquisizione da Eni, assistita da Linklaters, di un interesse indiretto pari al 25% di Area 4, il blocco a gas nel Bacino del Rovuma in Mozambico.
Per Skadden Arps hanno agito i soci Lorenzo Corte e Sandro De Bernardini e gli associate Andrea Spadacini e Sarah Knapp per i profili corporate/M&a; il socio Alex Jupp, per i profili fiscali e la socia Julia Czarniak e l’associate Gregory Howling per gli aspetti di project finance.
BonelliErede ha curato gli aspetti di diritto italiano con un team guidato dal socio Umberto Nicodano (in foto) e composto dal managing associate Riccardo Bordi e dal senior associate Vincenzo Dell'Osso per i profili corporate/M&a. Il socio Andrea Manzitti e il managing associate Christoff Filippo Cordiali si sono occupati degli aspetti fiscali dell’operazione.
Linklaters ha assistito Eni con un team guidato dal socio Mark Russell dell’ufficio di Londra e, per gli aspetti di diritto italiano, dall’associate Giuseppe De Cola.
I termini della cessione, definita nel marzo 2017, prevedono un pagamento di 2,8 miliardi di dollari. Come spiega la società in una nota, Eni East Africa (che verrà rinominata Mozambique Rovuma Venture e che detiene il 70% della concessione di Area 4) è ora controllata da Eni (35,7%), ExxonMobil (35,7%) e Cnpc (28,6%).
TAGS
BonelliErede, SLA Linklaters, Skadden UmbertoNicodano, AndreaManzitti, SandroDe Bernardini, AndreaSpadacini, LorenzoCorte, GiuseppeDe Cola, RiccardoBordi, Christoff FilippoCordiali, SarahKnapp, VincenzoDell'Osso Eni, ExxonMobil