La Commissione europea ha imposto a Google un'ammenda di 2,42 miliardi di euro per violazione delle norme antitrust dell'Ue. Google avrebbe abusato della posizione dominante sul mercato in quanto motore di ricerca accordando un vantaggio illegale a un altro suo prodotto, il servizio di acquisto comparativo.
Margrethe Vestager (in foto), commissaria responsabile per la concorrenza, ha dichiarato: "Google ha abusato della sua posizione dominante come motore di ricerca per promuovere il suo servizio tra i risultati della ricerca e per retrocedere quello dei concorrenti. Google ha tenuto un comportamento illegale ai sensi delle norme antitrust dell'Ue perché ha impedito ad altre imprese di competere in base ai propri meriti e di innovare. Ma soprattutto, ha negato ai consumatori europei la possibilità di scegliere liberamente i servizi e di sfruttare appieno i vantaggi dell'innovazione".
Ma Google non ci sta e, tramite una nota firmata dal suo General Counsel Kent Walker, annuncia la possibilità di appellarsi alla decisione della Commissione. "Google mostra avvisi pubblicitari connettendo i nostri utenti a migliaia di inserzionisti, grandi e piccoli, in modo che sia un vantaggio per entrambi. Crediamo che la decisione della Commissione europea sullo shopping online sottovaluti il valore di queste connessioni facili e veloci" spiega Walker "Migliaia di commercianti europei usano le nostre inserzioni per competere con grandi compagnie come Amazon e eBay".
Nell'ambito dell caso, Clifford Chance ha assistito FairSearch con un team antitrust guidato dai partner Thomas Vinje, responsabile globale antitrust di Clifford Chance, e Dieter Paemen, supportati da Andriani Ferti, Ashwin Van Rooijen, Milena Robotham, Aleksander Tombinski e Axelle D'heygere.
In base alla decisione della Commissione, Google dovrà cessare il proprio comportamento considerato illegale entro 90 giorni dalla data della decisione e astenersi da qualsiasi misura che abbia un oggetto o effetto equivalente. In caso di non rispetto della decisione, la società di Mountain View sarà soggetta al pagamento di una penalità di mora il cui importo potrà giungere fino al 5% del fatturato medio giornaliero mondiale di Alphabet, la società madre di Google.
Notizia integrata il 27 giugno 2017 alle ore 18.44: si integra inserendo il ruolo dello studio Clifford Chance.
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