Rockhopper Italia, assistita da Ughi e Nunziante con i soci Roberto Leccese (in foto a sinistra) e Andrea Marega (in foto a destra), ha ottenuto il rigetto dei ricorsi alla Corte di Cassazione promossi dalla Regione Basilicata e dal Comune di Brindisi di Montagna (Pz), riguardanti il progetto di permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato “Masseria La Rocca”, di cui Rockhopper Italia è contitolare insieme a Total e a Eni.
L’autorizzazione è bloccata dal 2012 per il rifiuto della Regione Basilicata di rilasciare la cosiddetta intesa e di prorogare l’autorizzazione ambientale già concessa nel 2009 dalla Regione stessa.
Dopo un lungo contenzioso vinto da Rockhopper Italia e il trasferimento di tutte le competenze del caso dalle regioni al Ministero dell’ambiente, la Regione ha rifiutato la trasmissione del fascicolo allo stesso Ministero. Ne è sorto un altro contenzioso, culminato anch’esso con la vittoria di Rockhopper e con il definitivo assenso ambientale al progetto concesso dal Ministero. La Regione ha quindi ostacolato tale assenso, prima rimanendo inerte e poi esprimendo tardivamente il proprio diniego al rilascio dell’intesa.
Ne è seguito un terzo filone contenzioso davanti al giudice amministrativo che nei due gradi di giudizio ha annullato il diniego regionale. Successivamente Regione e Comune hanno tentato di sovvertire tale esito ricorrendo alla Corte di Cassazione e alla Corte Costituzionale. Quest’ultima si è espressa il 20 ottobre 2019, rigettando i ricorsi.
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