La Cina compie un altro passo in avanti nella difesa dei diritti umani. Dopo il richiamo della Corte Suprema cinese ai giudici con lo scopo di limitare il numero di condanne a morte, arriva la notizia di un’altra riforma che profuma di democrazia: il codice dei lavoratori. La legge (nella traduzione inglese di Backer & McKenzie “employment contract system”) entrerà in vigore il 1 gennaio 2008 e sarà divisa in 98 articoli che prevedono, tra l’altro, che il contratto di lavoro sia redatto obbligatoriamente in forma scritta. A difesa del lavoratore, inoltre, un limite ai licenziamenti collettivi, risarcimenti per licenziamenti ingiustificati e un minimo fisso di retribuzione. Tutte le aziende straniere operanti in Cina a partire da quella data dovranno rispettare i nuovi vincoli.
TAGS
Baker McKenzie