Un codice dei lavoratori anche in Cina

14-09-2007

La Cina compie un altro passo in avanti nella difesa dei diritti umani. Dopo il richiamo della Corte Suprema cinese ai giudici con lo scopo di limitare il numero di condanne a morte, arriva la notizia di un’altra riforma che profuma di democrazia: il codice dei lavoratori. La legge (nella traduzione inglese di Backer & McKenzie “employment contract system”) entrerà in vigore il 1 gennaio 2008 e sarà divisa in 98 articoli che prevedono, tra l’altro, che il contratto di lavoro sia redatto obbligatoriamente in forma scritta. A difesa del lavoratore, inoltre, un limite ai licenziamenti collettivi, risarcimenti per licenziamenti ingiustificati e un minimo fisso di retribuzione. Tutte le aziende straniere operanti in Cina a partire da quella data dovranno rispettare i nuovi vincoli.

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